Aeronautica e difesa, annullato il salone di Farnborough

E’ stato annullato il salone dell’industria aerospaziale di Farnborough. La decisione è stata presa a causa del Coronavirus. Il salone si sarebbe dovuto svolgere dal 20 al 24 luglio. La cancellazione è un sintomo della tempesta che, a causa del Coronavirus, ha colpito in particolare il settore dell’aeronautica e del trasporto aereo.

Il salone di Farnborough, località a Sud di Londra, è uno dei due massimi eventi mondiali dell’industria dell’aeronautica e difesa, insieme a quello di Le Bourget presso Parigi. Si alternano ad anni pari (Farnborough) e dispari (Le Bourget).

L’annuncio

La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione della società organizzatrice, Farnborough International, che ha così motivato la cancellazione: “Dopo aver considerato molto attentamente la situazione, l’impatto senza precedenti della pandemia globale del Coronavirus ci ha costretto a questa decisione nell’interesse della salute e della sicurezza dei nostri espositori, visitatori, appaltatori e del personale”. “In questa situazione è impossibile per noi organizzare e ospitare l’Airshow nel prossimo luglio”. Il salone ritornerà tra due anni, sempre che la situazione si normalizzi.

La presenza di Leonardo

Al salone inglese ci sarebbe stata una presenza in grande stile, come nelle edizioni precedenti, del gruppo ex Finmeccanica, ora Leonardo, che possiede rilevanti attività industriali in Gran Bretagna, dagli elicotteri all’elettronica per la difesa.

Tempesta. Norman Bone (a destra)

Il programma Tempest

Inoltre il gruppo Leonardo è impegnato nel progetto britannico di sviluppo del futuro cacciabombardiere europeo di nuova generazione. Leonardo aderisce attraverso le sue aziende britanniche al progetto Tempest lanciato dal governo di Londra nel luglio 2018, proprio a Farnborough. Le operazioni di Leonardo in Gran Bretagna sono guidate da Norman Bone, il manager scozzese che è anche a capo della divisione Electronics del gruppo.

Il ruolo dell’Italia

Il Tempest è un programma di ricerca della durata di otto anni e del valore di oltre 2 miliardi di sterline, finanziato in maniera congiunta dal governo e dall’industria britannici. Francia e Germania hanno lanciato a fine 2017 un loro programma, detto Fcas, al quale ha aderito formalmente la Spagna a giugno 2019. La Svezia in linea di principio ha aderito al programma Tempest. Leonardo ha fatto pressing sul governo italiano perché aderisca formalmente al progetto britannico, il che consentirebbe di far lavorare le aziende italiane, non solo Leonardo ma anche altre. Lo Stato italiano finora non ha stanziato fondi, né ha dato un’adesione formale. In sostanza, come spiegano fonti autorevoli dell’industria, Italia e Svezia devono ancora definire il proprio coinvolgimento nel programma.