Disastro Fs, caos e ritardi dei treni

Ci sono stati fortissimi ritardi dei treni ieri e oggi, in particolare sulle linee ad alta velocità, nelle quali i biglietti sono più costosi. Le Ferrovie dello Stato, che “volano alto” e, dopo aver inglobato l’Anas, stanno studiando come intervenire nel capitale della disastrata Alitalia, hanno dovuto ammettere i ritardi con una nota diffusa oggi pomeriggio, pudicamente intitolata “Fs, aggiornamenti sulla circolazione ferroviaria”.

Il primpo guasto sulla linea Roma-Firenze

Secondo la nota delle Fs i ritardi ieri sono stati causati da un guasto sulla linea ad alta velocità Roma-Firenze tra Capena e Settebagni, vicino a Roma, un guasto che ha causato una coda di  ritardi anche oggi.

La rete elettrica alla stazione di Torino Porta Nuova

A questo si è aggiunto un guasto alla stazione di Torino Porta Nuova alla linea elettrica di alimentazione dei treni questa mattina (dalle 6 alle 7.30), che secondo le Fs “ha provocato ritardi medi di 70 minuti, con punte fino a 120 minuti, per 8 treni ad alta velocità e 15 regionali e la cancellazione di 4 treni regionali”.

Italo bloccato sulla Roma-Napoli

Un terzo guasto c’è stato oggi dalle 12 alle 15 a “un treno ad alta velocità di un’impresa non apaprtenente al gruppo Fs”, dunque dovrebbe essere Italo di Ntv, la società capitanata da Luca Cordero di Montezemolo, sulla linea Roma-Napoli tra Anagni e Labico. Questo, dicono le Fs, “ha provocato ritardi medi di 60 minuti per 24 convogli, con punte fino a 180 minuti”.

Alla guida. Gianfranco Battisti, ad Fs

Ecco, tutta riprodotta in corsivo, la nota delle Fs:

“FS, AGGIORNAMENTI SULLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

  • il Gruppo FS Italiane si scusa con i viaggiatori che hanno subito forti ritardi ieri e oggi
  • rimborso integrale per viaggiatori del FR9540 e per treni AV Trenitalia arrivati con oltre 180’

Roma, 8 settembre 2018

Nella giornata di ieri e di oggi il traffico ferroviario ha subito significativi ritardi e notevoli disagi. Le società operative del Gruppo FS Italiane, RFI e Trenitalia, che porgono ai viaggiatori coinvolti le proprie scuse, si sono da subito attivate per assistere i viaggiatori e per risolvere le anormalità in corso che, anche a causa del traffico ferroviario molto intenso, hanno determinato notevoli disagi.

In particolare, questa mattina un guasto a Torino Porta Nuova alla linea elettrica di alimentazione dei treni (dalle 6 alle 7.30) ha provocato ritardi medi di 70 minuti, con punte fino a 120 minuti, per 8 treni alta velocità e 15 regionali e la cancellazione di 4 treni regionali.

Nelle prime ore della mattinata di oggi sono state registrate anche ripercussioni sulla circolazione derivanti dal guasto di ieri tra Capena e Settebagni (linea Roma – Firenze) che hanno interessato, per Trenitalia, tre Frecce.

Inoltre, dalle 12 alle 15 si è verificato il guasto di un treno alta velocità di un’impresa ferroviaria non appartenente al Gruppo FS tra Anagni e Labico (linea Roma – Napoli), che ha provocato ritardi medi di 60 minuti per 24 convogli, con punte fino a 180 minuti. 

Sia per il guasto di questa mattina a Torino Porta Nuova sia per quello di ieri tra Capena e Settebagni sono in corso indagini per chiarire le cause. In casi come questi, la presenza di un treno fermo in linea comporta la riduzione della capacità complessiva dei binari e un inevitabile effetto coda, soprattutto in fasce orarie caratterizzate da frequenze elevate, come il venerdì pomeriggio.

Nel caso specifico del guasto tra Capena e Settebagni di venerdì 7 settembre, oltre 40 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono intervenuti per ripristinare i cavi della linea elettrica coinvolti nel guasto (circa 150 metri). Per recuperare il treno fermo senza diminuire la capacità degli altri binari disponibili, RFI da subito ha disposto l’invio di un locomotore di soccorso. Siccome le attività di recupero si sono però prolungate, è stato poi inviato un ulteriore convoglio vuoto sul binario parallelo, su cui sono stati trasbordati i viaggiatori. Questa procedura ha determinato l’interruzione della circolazione per motivi di sicurezza anche su questo binario e, quindi, l’ulteriore diminuzione del numero di binari disponibili, con inevitabili ripercussioni sugli altri treni in circolazione e ritardi medi di 180 minuti.

Tutte le operazioni sono state fatte seguendo sempre il principio della massima sicurezza, attraverso protocolli ben precisi che, in situazioni di anormalità così importanti, possono avere impatti molto forti sulla circolazione ferroviaria.

I rimborsi per i viaggiatori e il potenziamento dell’assistenza

I clienti di Trenitalia rimasti coinvolti nei ritardi sulla linea Direttissima Roma – Firenze il 7 settembre possono ottenere l’indennizzo a loro dovuto già da domani. Trenitalia ha infatti immediatamente attivato le necessarie procedure e adottato alcune misure straordinarie rispetto alle norme in vigore.

Ai viaggiatori del FR 9540 rimasto fermo in linea sarà corrisposto il rimborso integrale del biglietto e un bonus di pari valore, da “spendere” entro un anno per prossimi viaggi.

Per tutti i viaggiatori degli altri treni AV giunti a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti Trenitalia garantirà il rimborso integrale del biglietto pagato, misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitalia. I quali prevedono che, anche in questa circostanza, i passeggeri arrivati a destinazione con 60 minuti di ritardo abbiano diritto a un rimborso cash o a un bonus pari al 25% del biglietto pagato. Chi è giunto invece a destinazione con un ritardo pari o superiore ai 120 minuti avrà diritto ad un rimborso del 50% del titolo di viaggio, cash o attraverso un bonus.

(…) Trenitalia _ conclude la nota delle Fs _ ha garantito a chi aveva perso la propria coincidenza proseguimento con bus e taxi oppure vitto e pernottamenti in hotel.”

Italo. Luca Cordero di Montezemolo con Mario Monti

La tragicomicità della nota delle Fs

Osserviamo che, se la situazione non fosse drammatica, troveremmo comica questa affermazione delle Fs: “Per tutti i viaggiatori degli altri treni AV giunti a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti Trenitalia garantirà il rimborso integrale del biglietto pagato, misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitalia.”

Ci aspettiamo che i viaggiatori che hanno subito più di tre ore di ritardo sfilino davanti alla sede delle Fs (piazza della Croce Rossa, 1 a Roma per chi non lo sapesse) per ringraziare!

Alcune domande ai ministri e vertici Fs e Italo

In conclusione abbiamo poche domande molto semplici da rivolgere ai vertici delle Fs rinnovati il 30 luglio dal “governo del cambiamento” (l’a.d. Gianfranco Battisti gradito ai M5S e il presidente Gianluigi Castelli in quota Lega) e al governo Lega-M5S, e anche ai vertici di Italo:

  1. i guasti e i ritardi dei treni anche ad alta velocità sono frequenti e pesanti. qual è la causa?
  2. i ministri e i dirigenti delle Fs viaggiano in treno e si rendono conto dei disservizi?
  3.  non viene in mentre che la causa dei frequenti guasti e ritardi sia l’eccesso di treni che viaggiano sulle linee ad alta velocità? non c’è il rischio a lungo andare di un crollo delle linee come avvenuto con il ponte di Genova di Autostrade per l’Italia?
  4. quali sono i dati reali sui ritardi dei treni?
  5. non pensano lor signori che anziché lanciarsi in piani faraonici su Anas e Alitalia le ferrovie dovrebbero concentrasi sugli investimenti per migliorare davvero il servizio?
  6. perché gli stipendi e bonus dei dirigenti delle Fs non sono legati anche alla puntualità e qualità dei treni?