easyJet cerca un nuovo pilota, anche per Alitalia

EasyJet cerca un nuovo pilota. Dopo sette anni l’amministratore delegato Carolyn McCall è in uscita.

Secondo indiscrezioni diffuse da numerosi mezzi d’informazione a Londra, la top manager britannica è il candidato principale per andare alla guida del gruppo televisivo Itv. Il gruppo annuncerà questa settimana, forse già domani, il nuovo amministratore delegato.

McCall è considerata la favorita nella “shortlist” dei candidati che sono stati esaminati. Alla fine di giugno si è dimesso da Itv l’a.d. Adam Crozier, dopo sette anni. Se queste previsioni saranno confermate, easyJet lancerà la ricerca di un nuovo “Chief executive officer”. McCall è arrivata alla guida della compagnia nel luglio 2010, proveniente dall’editoria, era stata amministratore delegato del Guardian Media Group per dieci anni.

La dirigente è nata il 13 settembre 1961 in India, a Bangalore, da una famiglia di immigrati britannici, il padre scozzese, la madre irlandese. McCall ha trasformato easyJet ed è dievntata uno dei dirigenti più conosciuti e rispettati nell’aviazione. Sotto la sua guida le dimensioni e il marchio si sono rafforzati, in particolare c’è stata la svolta della compagnia da semplice low cost a un modello di vettore a basse tariffe capace di attirare anche quote importanti di traffico d’affari. Questo è avvenuto grazie alla scelta di espandere l’attività negli aeroporti principali e meglio collegati con le città.

La compagnia con sede a Luton è la seconda low cost in Europa per volume di passeggeri, dietro Ryanair che è la prima fra tutte le compagnie in Europa con 117 milioni.

Nel 2016 easyJet ha trasportato nel complesso 74,5 milioni di passeggeri, il 6,6% in più del 2015. Nel 2009, l’anno prima dell’arrivo di McCall, easyJet aveva trasportato 46 milioni di passeggeri, saliti a 49,7 milioni nel 2010. In Italia easyJet è la terza compagnia per passeggeri, 14,3 milioni nel 2016, dietro Ryanair (32,6 milioni) e Alitalia (23,1 milioni).

Trasloco. easyJet costituirà una nuova compagnia a Vienna per superare i vincoli della Brexit

Durante la gestione di McCall il valore delle azioni easyJet in Borsa è triplicato (era 391,40 sterline il 1o luglio 2010, 1.347 sterline il 29 giugno scorso). C’è stata una caduta l’anno scorso dopo il vittorio favorevole alla Brexit, una decisione che rischia di penalizzare tutte le compagnie britanniche, poi una parziale ripresa. Due giorni fa easyJet ha annunciato che creerà una nuova società con base a Vienna, easyJet Europe, per avere lo status di vettore dell’Unione europea e poter continuare a volare in Europa, prima che si perfezioni l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, entro marzo 2019. In questa compagnia confluiranno i circa 100 aerei che volano in Europa e i 4.000 dipendenti che lavorano nei paesi dell’Ue.

Tra i potenziali candidati interni alla successione a McCall ci sono il direttore commerciale Peter Duffy e il direttore finanziario, Andrew Findlay. Ma la ricerca verrà fatta anche all’esterno.

In virtù dei risultati ottenuti da easyJet, McCall aveva uno stipendio elevato. Nell’esercizio finanziario al 30 settembre 2015 ha ricevuto 6,237 milioni di sterline, al lordo delle tasse, compresi i bonus e gli incentivi di lungo termine. Nell’ultimo esercizio, al 30 giugno 2016, i risultati sono peggiorati e la busta paga di McCall si è ridotta a 1,46 milioni di sterline. Il manager che ha lasciato Itv, Crozier, ha guadagnato 27 milioni di sterline in sette anni.

Il (o la) manager che prenderà il posto di McCall ai comandi dovrà anche decidere cosa fare nella gara per la vendita di Alitalia. easyJet infatti è tra le compagnie che hanno presentato ai commissari una manifestazione d’interesse per l’acquisto delle attività della compagnia. C’è poco tempo per decidere. Le offerte non vincolanti vanno presentate entro il 21 luglio.