La rivoluzione di Airbus

La rivoluzione di Airbus. A poche settimane dall’arrivo del nuovo amministratore delegato, Guillame Faury, il grande gruppo aeronautico e spaziale europeo ha rivoluzionato la struttura di comando e l’organizzazione. Le scelte del nuovo numero uno (nella foto in alto), un 51enne francese succeduto il 10 aprile all’ex paracadutista tedesco Tom Enders, hanno modificato l’organizzazione del gruppo, famoso per la produzione di jet per il trasporto commerciale di passeggeri, che compie 50 anni nel 2019.

Le scelte di Faury hanno un impatto anche sull’industria italiana, in particolare sull’ex Finmeccanica, ora Leonardo e sulla sua catena di fornitori, anche se l’Italia non è azionista del gruppo, guidato in modo saldo dai governi francese e tedesco (quote paritarie), con una piccola partecipazione della Spagna. Ci sono però intrecci e società in comune con l’ex Finmeccanica, dalla joint venture degli aerei turboelica regionali Atr alla società missilistica Mbda, oltre ai rapporti di fornitura per i jet di Airbus A321 e A380.

Bouvier via da Mbda

La decisione più recente è stata la nomina di Antoine Bouvier, 59 anni, capo delle strategie del gruppo Airbus, annunciata il 15 aprile. Bouvier era da 12 anni l’amministratore delegato di Mbda, la società dei missili numero due al mondo, dietro l’americana Raytheon. Mbda è uno dei rari esempi di integrazione industriale europea nella difesa. Gli azionisti sono Airbus e la britannica Bae Systems con il 37,5% ciascuno, quindi l’ex Finmeccanica con il 25 per cento. Dentro la società ci sono anche aziende di produzione in Germania e Spagna. Nei rapporti con l’Italia già da alcuni anni ci sono tensioni perché, rispetto alla quota azionaria, il peso industriale dell’Italia è inferiore a causa dei più ridotti investimenti del ministero della Difesa italiano rispetto ai paesi partner. Una situazione che, secondo analisti qualificati, non potrà durare a lungo.

Dai missili. Antoine Bouvier

Nomina decisa da francesi e britannici

Bouvier passa dunque a guidare le strategie di Airbus, al posto di Patrick de Castelbajac, 47 anni, che in passato è stato anche a.d. di Atr, ora destinato a capo delle vendite dei jet commerciali Airbus nella regione Asia-Pacifico di Airbus. Il nuovo a.d. di Mbda è Eric Béranger, 56 anni, un ex dirigente di Airbus Defence and Space, che negli ultimi anni era negli Stati Uniti alla guida di una società al di fuori del gruppo, Oneweb.

La scelta del nuovo capo di Mbda è stata decisa dai soci franco-tedesco e britannico, un asse che predomina sull’azionista italiano. All’assemblea degli azionisti di Leonardo, il 16 maggio, l’a.d. Alessandro Profumo ha spiegato che “i patti prevedono che l’amministratore delegato di Mbda viene scelto da Airbus e Bae Systems, noi abbiamo il diritto di essere informati”. Profumo ha fatto notare che “Bouvier era a.d. di Mbda da 12 anni, va a fare il capo delle strategie di Airbus e quindi non si libera di noi. Gli facciamo gli auguri e lo andremo a trovare spesso”.

Leonardo. Alessandro Profumo con Luigi Di Maio

Il ruolo dell’Italia

Un ex alto dirigente di Finmeccanica ha detto a Poteri Deboli che in passato, ai tempi in cui il gruppo era guidato da Pierfrancesco Guarguaglini, per la nomina dell’a.d. di Mbda il socio italiano, pur essendo minoritario, “veniva consultato dagli altri due soci, non solo informato”. La fonte riferisce che quando a fine 2002 fu nominato Marwan Lahoud a capo di Mbda la procedura fu azzerata e fatta ripartire perché l’allora Eads (oggi Airbus) e Bae avevano deciso senza consultare Guarguaglini, il quale nel merito si disse d’accordo sulla scelta del dirigente di origine libanese ma contestò il principio. Anche Lahoud, anch’egli poi passato nel 2007 a guidare le strategie di Eads-Airbus fino all’improvvisa uscita dal gruppo nel febbraio 2017. In circostanze non chiarite, probabilmente una delle periodiche lotte di potere per la successione.

Finmeccanica. Pier Francesco Guarguaglini

La situazione di Atr

Patrick de Castelbajac dipenderà direttamente da Christian Scherer, da alcuni mesi  nuovo direttore commerciale della divisione aeroplani di Airbus e componente del nuovo Executive Committee di Airbus insediato da Faury. Anche Scherer è ben conosciuto in Italia, perché in precedenza era l’a.d. di Atr, dove il suo posto è stato preso da un dirigente dell’ex Alenia molto stimato, Stefano Bortoli. Atr al momento non se la passa molto bene, i risultati sono peggiorati a partire dall’anno scorso.

Commerciale. Christian Scherer

Il riassetto

Dal primo febbraio la divisione aerei commerciali di Airbus ha un  nuovo direttore operazioni (Coo), il tedesco Michael Schoellhorn. L’altra novità introdotta da Faury è l’eliminazione della carica di un presidente a capo della divisione aerei commerciali, che vale circa l’80% dell’attività del gruppo. In precedenza questa carica è stata occupata a lungo da Fabrice Brégier, il quale sembrava il delfino designato a succedere a Enders. Ma Brégier ha ceduto il passo a Faury nel febbraio dell’anno scorso, quando ha perso la battaglia per la successione a Enders.

Ex. Tom Enders e Fabrice Brégier (al centro)

Da Airbus a una società vicina alla Cia

Da ottobre Brégier lavora nella divisione francese della società americana Palantir, considerata vicina ai servizi segreti americani (cioè la Cia). Palantir fa parte delle maggiori start-up non quotate americane, è specializzata nell’analisi dei dati, utilizzati soprattutto nel settore finanziario, per la sicurezza e l’anti-terrorismo.

Un’italiana nel comitato esecutivo

Faury ha creato una nuova struttura di gestione con un comitato esecutivo di 12 persone. Nell’elenco degli altri 11 componenti si nota che c’è un’italiana, Grazia Vittadini:

  • Dominik Asam, Chief Financial Officer
  • Thierry Baril, Chief Human Resources Officer
  • Jean-Brice Dumont, Executive Vice-President Engineering
  • Bruno Even, Chief Executive Officer of Airbus Helicopters
  • John Harrison, General Counsel
  • Dirk Hoke, Chief Executive Officer of Airbus Defence and Space
  • Julie Kitcher, Executive Vice-President Communications & Corporate Affairs
  • Philippe Mhun, Executive Vice-President Programmes & Services
  • Christian Scherer, Chief Commercial Officer
  • Michael Schöllhorn, Chief Operations Officer
  • Grazia Vittadini, Chief Technology Officer (nella foto sotto)