Lo scandalo del parcheggio di Villa Borghese

Un parcheggio sotterraneo nel centro di Roma con 1.800 posti auto è affidato dal Comune in concessione a una società privata che paga un canone di 10.000 euro all’anno, pari a 833,3 euro al mese, cioè 27,8 euro al giorno.

La storia va avanti da quasi 12 anni, da quando _ era il settembre 2007 _ l’allora sindaco Walter Veltroni decise di dare in concessione per 50 anni alla società Saba, posseduta da un gruppo spagnolo, tutta la struttura interrata sotto il galoppatoio di Villa Borghese. Oltre al parcheggio ci sono numerosi locali commerciali, inclusa una palestra ed un supermercato. Saba, che già aveva la gestione, ottenne la concessione per mezzo secolo con una fortissima riduzione del canone. Prima pagava un canone annuale di 1,9 milioni di euro, oltre all’Iva. Da allora paga 10.000 euro all’anno.

Sinistra. L’ex sindaco Walter Veltroni

Sconto in cambio di investimenti (mancati)

Lo sconto fu giustificato dall’impegno della Saba a fare investimenti per svariate decine di milioni. Si parlava di un ampliamento a 3.000 posti, di aggiungere altre strutture, tra cui una rimessa per i piccoli bus elettrici dell’Atac che si muovono nel centro storico. Secondo il quotidiano Repubblica Saba avrebbe dovuto fare 140 milioni di investimenti, ma fino a tutto il 2016 avrebbe investito solo 12 milioni.

Da sinistra e da destra

La vicenda si è trascinata attraverso varie amministrazioni, Alemanno, Marino, il commissario Tronca, fino alla giunta del M5S insediatasi nel giugno 2016. Nel 2012 c’è stata una modifica degli accordi con una Convenzione integrativa. Nulla è cambiato. La costante è che Saba ha continuato a pagare sempre e solo 10.000 euro all’anno e gli investimenti previsti non sono stati fatti. Saba incasserebbe 5 milioni all’anno, circa 3,5 milioni dal parcheggio e 1,5 milioni dalle altre attività. Dovevano essere realizzati anche 360 box auto che Saba avrebbe venduto trattenendo per sé i ricavi per coprire i costi della gestione. Ma neanche i box sono stati costruiti, la causa sarebbe la difficoltà a venderli.

Destra. L’ex sindaco Gianni Alemanno

Discussioni inconcludenti

Da alcuni anni ci sono discussioni tra le parti per modificare la situazione, ma non è stato trovato alcun accordo. Adesso sul parcheggio di Villa Borghese si profila un contenzioso legale tra il Campidoglio e la Saba Italia, che è guidata (dal 2015) dall’ingegner Carlo Tosti, un dirigente che tra giugno 2011 e settembre 2012 è stato alla guida dell’Atac, l’azienda di trasporto del Comune.

L’11 gennaio scorso il dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale ha inviato una lettera di contestazioni a Saba Italia, firmata dall’ingegner Marco Vona, direttore della direzione “Attuazione piano parcheggi”, con la quale chiede il pagamento di 20,9 milioni. Vona è un dirigente tecnico del Comune di Ciampino in posizione di comando presso Roma Capitale.

Le accuse di Roma Capitale

La lettera fa notare che “la ristrutturazione del parcheggi di Villa Borghese è stata proposta dalla soc. Saba Spa in primis così come regolamentata dalla Convenzione sottoscritta nel (…) 2007 a valere di una procedura in project financing. Successivamente l’amministrazione capitolina ha richiesto di presentare un nuovo progetto che tenesse conto della necessità di procedere ad un ampliamento dell’esistente parcheggio e che prevedesse:

(i) la realizzazione di 532 posti auto (poi ridotti a 360) da cedere a terzi;

(ii) un percorso meccanizzato di collegamento con piazza del Popolo;

(iii) la riqualificazione del percorso pedonale esistente di collegamento con piazza di Spagna e l’affidamento della relativa gestione e manutenzione”.

(…)

“Ad oggi _ afferma la lettera di Roma Capitale _ si riscontra che gli obblighi assunti dal concessionario sia con la convenzione del 2007 che con la convenzione del 2012 risultano disattesi e pertanto non rispettati, anche se la società Saba Spa, in assenza di qualsivoglia attività, ha beneficiato di una riduzione del canone concessorio ad € 10.000 annui, importo rideterminato già nel 2007 (…) in luogo degli originari 1.900.000 oltre Iva annui”.

(…)

“Ne consegue che (…) la scrivente amministrazione deve essere ristorata della differenza fra il canone originario e quello effettiovamente da riconoscere nel periodo 1 gennaio 2008 sino alla data di soddisfo (€ 20.900.000 oltre interessi ed Iva per calcolo effettuato a tutto il 31/12/2018 cui detrarre gli importi già versati nello stesso periodo)”.

Cinque stelle. Il sindaco Virginia Raggi

La replica di Saba

Saba ha respinto la richiesta al mittente, sostiene che “la richiesta è completamente infondata”. Nella lettera di risposta inviata al Comune Saba afferma di aver speso 16 milioni di euro per progettazione e lavori richiesti da Roma Capitale e ribalta le accuse sull’amministrazione pubblica. Secondo il gruppo privato “l’impossibilità di dare concreta attuazione alla concessione è esclusivamente imputabile a comportamenti omissivi e inerti di Roma Capitale” e il canone di 1,9 milioni “non è più vigente” perché previsto da un contratto precedente all’attuale convenzione. Saba afferma di avere, dal 2007 ad oggi, “presentato 3 progetti per la ristrutturazione e l’ampliamento del parcheggio, tutti approvati dall’amministrazione, e 5 proposte tecnico-economiche per sostenere il piano d’investimenti previsto. Ciò, sulla base di specifiche indicazioni e richieste di Roma Capitale che poi _ inspiegabilmente _ è ritornata sui propri passi e non li ha ritenuti concretamente realizzabili”.

Il sospetto di danno erariale

Tra Roma Capitale e Saba c’è stato uno scambio di lettere di fuoco negli ultimi due mesi. Intanto il parcheggio di Villa Borghese rimane in uno stato di scarso utilizzo. Questa situazione ovviamente conviene alla società degli spagnoli. Per un parcheggio di 1.800 posti paga un canone al Comune di nemmeno 28 euro al giorno, quanto il parcheggio di un’automobile per 12 ore (la tariffa media è 2,2 euro all’ora). Intanto la Corte dei Conti ha mobilitato la Guardia di finanza in un’indagine per danno erariale. Qualcuno molto probabilmente ha sbagliato. Pagherà?

 

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