Alitalia, quei 21 indagati eccellenti per la bancarotta

Ha appena fatto in tempo ad essere nominato liquidatore di Air Italy che gli capita una granda per il collasso di Alitalia. Parliamo di Enrico Laghi, il commercialista romano superpoltronato, che è stato commissario straordinario dell’Ilva e dell’Alitalia-Sai. Professionista che gode di giudizi molto positivi sulle sue competenze e dalle grandi relazioni, Laghi (nella foto in alto è il primo a destra, con il nome _ sbagliato _ Paleari) è tra i 21 i ndagati ai quali la Procura di Civitavecchia ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini sul crac della compagnia.

Rischiano il giudizio 21 eccellenti

Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Rischiano il giudizio in 21 nomi eccellenti, tra ex vertici, ex componenti del cda, commissari e consulenti che si sono susseguiti negli anni nell’amministrazione di Alitalia. Sarà il gup a decidere se va fatto il processo, dopo aver ascoltato gli avvocati difensori.

L’operazione Etihad

Le indagini riguardano la nuova compagnia che diventò operativa il primo gennaio 2015, con l’ingresso nel capitale dell’emiratina Etihad con il 49 per cento. Il 51% era posseduto dalla Midco, una società-veicolo creata per l’occasione. I soci di Midco erano la Cai, la precedente Alitalia creata nel 2008 per l’operazione berlusconiana dei Capitani coraggiosi e Poste Italiane. Gli accordi che portarono alla nuova compagnia furono stipulati nel 2014. L’operazione fu appoggiata dall’allora premier Matteo Renzi.

Ex presidente. Luca Cordero di Montezemolo

Gli indagati: da Montezemolo a Hogan

L’avviso di chiusura delle indagini riguarda complessivamente 21 persone fisiche e la stessa compagnia, indagata in base al decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Ecco l’elenco degli indagati con i ruoli che ricoprivano all’epoca dei fatti: Silvano Cassano (Ad, cioè amministratore delegato), Marc Cramer Ball (Ad), James Hogan (vicepresidente Cda Alitalia-Sai e presidente e Ad di Etihad), Duncan Naysmith (Cfo), Claudio Rosati (vicepresident financial planning & control e vice president financial reporting), Claudio Di Cicco (vice presidente financial reporting), Matteo Mancinelli (general counsel), Paolo Merighi (Senior manager financial statements), Luca Cordero di Montezemolo (presidente Cda e Ad), James Rigney (componente Cda), Roberto Colaninno (componente Cda), Giovanni Bisignani (componente Cda), Jean-Pierre Mustier (componente Cda), Paolo Andrea Colombo (componente Cda), Antonella Mansi (componente Cda), imprenditrice e zarina di Confindustria, Enrico Laghi (consulente incaricato e amministratore di Midco), Corrado Gatti (presidente del collegio sindacale), Alessandro Cortesi (componente collegio sindacale), Domenico Falcone (responsabile della revisione legale del bilancio Alitalia-Sai per Deloitte & Touche Spa), Giancarlo Schisano (Chief operation officer – Accountable manager), John Charles Shepley (Chief planning & Strategy officer).

Australiano. James Hogan, ex a.d. di Etihad

I commissari di Alitalia

Laghi è stato anche commissario di Alitalia-Sai dal 2 giugno 2017 _ nominato dall’allora ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda _ fino al 18 dicembre scorso, quando si è insediato il nuovo commissario unico Giuseppe Leogrande, voluto dal ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli. Laghi era commissario in una terna con Luigi Gubitosi e Stefano Paleari. Il 5 dicembre 2018 al posto di Gubitosi, dimessosi perché divenuto a.d. di Telecom Italia, è stato nominato commissario l’avvocato Daniele Discepolo. Mentre questi professionisti si siedono o si spostano su varie poltrone tra compensi e gettoni, i guai dell’Alitalia non sono finiti. La compagnia perde circa 2 milioni al giorno (600 milioni nel 2019), circa 11.600 lavoratori rischiano il posto.