Quanto vale la mafia? Più di tutta la Borsa

La mafia, secondo l’ultima commissione parlamentare antimafia (presidente Giuseppe Pisanu), avrebbe un fatturato, cioè ricavi pari a 150 miliardi di euro all’anno.

C’è chi sostiene che il fatturato sarebbe più basso. Sono stime, non siamo in grado di dirlo con esattezza. Ma prendendo per buone queste stime, possiamo affermare che con i suoi 150 miliardi Mafia Spa, una ipotetica holding sotto la quale ci sarebbero tutte le attività delle organizzazioni criminali, sarebbe di gran lunga la prima società italiana per il giro d’affari: avrebbe 40 miliardi di ricavi in più rispetto al primo gruppo italiano, Exor, che ha al suo interno Fiat-Chrysler, Ferrari, Cnh, le assicurazioni Partner Re, la Juventus (111 miliardi il fatturato 2016 di Exor).

Possiamo fare altri esempi. I ricavi di Mafia Spa sarebbero più del doppio dell’Enel (70 miliardi), quasi il triplo dell’Eni (55 miliardi), otto volte Telecom, 16 volte Luxottica, 15 volte il gruppo che produce la Nutella (Ferrero). Oppure 41 volte Mediaset, il gruppo televisivo controllato da Silvio Berlusconi. Quest’accostamento è una pura coincidenza.

Quanto vale un’ipotetica società che contenga tutte le attività della mafia, quella che abbiamo definito Mafia Spa? Dobbiamo guardare per questo non più ai ricavi, ma ai profitti. La redditività delle attività illegali è altissima. Stando alle stime di Confesercenti, l’utile di Mafia Spa sarebbe arrivato a 105 miliardi all’anno. Ho già fatto per la prima volta questo calcolo nell’ottobre 2014, in una puntata di Servizio Pubblico, la trasmissione televisiva condotta da Michele Santoro. Adesso ripeto quell’esercizio, aggiornando i dati alla situazione attuale.

I 105 miliardi di profitti di Mafia Spa sono quasi 34 volte quelli della banca più ricca d’Italia, che nel 2016 è Intesa Sanpaolo (3,1 miliardi di utile netto consolidato), o 40 volte quelli della società non finanziaria con i maggiori utili, il gruppo Enel (2,57 miliardi di utile netto nel 2016), 50 volte quelli delle Assicurazioni Generali (2,08 miliardi), 58 volte Telecom (1,8 miliardi), 120 volte gli utili di Luxottica (882 milioni). Non faccio il confronto con l’Eni e Mediaset che hanno i bilanci in rosso. Mafia Spa ha anche più utili di tutte le banche italiane insieme, che peraltro non sono messe bene (basta pensare che da sola la principlae, Unicredit, nel 2016 ha perso 11,79 miliardi).

Alla fine, non sappiamo ancora quanto vale Mafia Spa. Possiamo però fare una simulazione. Il prezzo di Borsa delle società dipende dai profitti, cioè è un multiplo degli utili. In media nella Borsa di Milano questo prezzo adesso è pari 16 volte i profitti stimati per il 2017. Pertanto il valore di Mafia Spa potrebbe essere pari a 1.680 miliardi. Cioè quasi il triplo (2,85 volte) di tutte le 260 società italiane quotate in Borsa, che valgono complessivamente 587,6 miliardi, secondo i dati a fine aprile di Borsa Italiana.

Come dire che, se si quotasse in Borsa, e quindi vendesse le sue azioni al pubblico, con il ricavato la Mafia potrebbe comprarsi tutta la Borsa di Milano. E le resterebbero ancora molti soldi: 1.092 miliardi ancora da investire. E non è da escludere che con le sue immense ricchezze la mafia sia già entrata nel capitale delle grandi società quotate in Borsa, delle banche, delle finanziarie, delle assicurazioni, non solo in Italia, anche se non ho prove per documentare quest’affermazione. Del resto, questa denuncia l’aveva già fatta Giovanni Falcone, il magistrato ucciso il 23 maggio di 25 anni fa.

Nell’ottobre 2014 a Servizio Pubblico avevo calcolato che il valore di questa ipotetica Mafia Spa fosse pari a 1.039 miliardi di euro, cioè il doppio di tutte le società italiane quotate all’epoca. Da allora la quotazione delle azioni in Borsa è salita e pertanto, se facciamo una simulazione applicando le regole della finanza, anche il valore della mafia è aumentato…

 

Post Scriptum: Qual è la società che ha più valore in tutto il mondo? La Apple. Sapete quanto vale? Venerdì 19 maggio valeva 811 miliardi di dollari (con un rapporto tra prezzo e utili pari a 17,93), in euro sono 725 miliardi. Ebbene la Mafia Spa, con il suo valore che abbiamo stimato in 1.680 miliardi, potrebbe comprarsi tutta Apple e le resterebbero ancora 955 miliardi.

La mafia e il Pil. Se vogliamo fare un paradosso, possiamo paragonare la Mafia al Pil italiano. Non è proprio un calcolo appropriato, perché il Pil si misura con il valore aggiunto dei beni e servizi prodotti, però accostare le due grandezze rende comunque l’idea della potenza di fuoco della mafia, una potenza che non si misura con i fucili kalashnikov, ma con i conti in banca. E quindi facciamo questa forzatura. Sapete quanto è il valore nominale del Pil nel 2016? 1.687,7 miliardi. La Mafia vale 1.680 miliardi, cioè come un anno del Prodotto lordo di beni e servizi di tutta l’Italia…

Nel Pil dell’Italia da qualche anno l’Istat calcola, d’accordo con i criteri dell’Ue, anche le attività illegali. Questo vale per tutti i paesi dell’Ue. L’ultimo dato reso noto dall’Istat lo scorso ottobre dice che l’economia sommersa e illegale valeva 211 miliardi nel 2014, cioè il 13% del Pil. Rispetto al 2013 c’è stato un aumento di 5 miliardi in un anno (da 205 a 211 miliardi), quindi il valore dell’economia sommersa (il “nero”) e illegale è in aumento, è un settore che tira nonostante la crisi.

Le sole attività illegali, cioè prostituzione, contrabbando e traffico di droga, l’Istat stima che valgano circa 17 miliardi, pari all’1% del Pil. Vengono conteggiate nel Pil, spiegano i signori europei della statistica, perché sono il frutto di “transazioni volontarie”. Sarebbe come dire che, senza conteggiare le attività illegali nel Pil, dovremmo sentirci più poveri…

(articolo scritto per l’intervento all’incontro a Palermo del 20 maggio 2017 “Seguite i soldi troverete la mafia” – Dalle parole di Falcone ad oggi – Cosa è cambiato 25 anni dopo la strage di Capaci, organizzato da Antimafia Duemila, con la partecipazione di Roberto Scarpinato, Sebastiano Ardita, Giorgio Bongiovanni – moderatore Aaron Pettinari)