Acea, crisi dell’acqua e stipendi d’oro/6 – Laghi

Se ti chiami Laghi e finisci a lavorare in una società che si occupa di acqua si potrebbe pensare a un segno del destino.

Questo destino, benevolo, è toccato a Enrico Laghi, professore ordinario di economia aziendale dell’università di Roma La Sapienza, commercialista, con numerosi incarichi in aziende importanti. Il professor Laghi è il presidente del collegio sindacale dell’Acea, la municipalizzata di Roma che gestisce gli acquedotti e vende elettricità.

Il collegio sindacale ha compiti di controllo e vigilanza sulla gestione della società. All’Acea ci sono tre sindaci effettivi e due supplenti. Laghi viene nominato sindaco di Acea e presidente del collegio il 29 aprile 2010 dall’assemblea dei soci, per tre anni.

Il sindaco di Roma che decide sui vertici di Acea all’epoca è Gianni Alemanno. Sulla società esercita un’influenza anche il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, che all’epoca possiede poco più del 10% ed è il secondo azionista dopo il Comune di Roma (che ha il 51%). La stessa assemblea nomina anche un nuovo cnsiglio di amministrazione di Acea, nel quale entra Francesco Caltagirone jr., figlio del costruttore ed editore del Messaggero. Caltagirone è anche lo sponsor di Laghi. La presidenza del collegio sindacale spetta per legge ai soci di minoranza e la candidatura di Laghi viene presentata dalla Fincal, società di Caltagirone.

Il compenso di Laghi viene fissato in 202.500 euro all’anno, al lordo delle tasse, come tutti i compensi indicati in questo articolo. Per gli otto mesi in carica nel 2010 Laghi percepisce 135.000 euro, più 42.000 di “altri compensi”, in totale 177.000 euro. Negli anni successivi Laghi riceve per intero il compenso di 202.500 euro, più ulteriori compensi per altri incarichi, fa parte dell’Organismo di vigilanza della società ed è presidente del collegio sindacale di una controllata, Acea Produzione. Così nel 2011 Laghi incassa 286.500 euro, nel 2012 297.000 euro. Nel 2013, quando viene confermato per altri tre anni, guadagna 262.500 euro.

 

Incarichi. I commissari di Alitalia, da sinistra: Enrico Laghi, Luigi Gubitosi e Stefano Paleari (foto Ansa)

Nel 2014 riceve 217.500 euro. Nel 2015 è solo presidente del collegio sindacale di Acea e incassa 202.500 euro. Nell’aprile 2016 viene nuovamente confermato, per altri tre anni. Il compenso viene un po’ ridotto e Laghi in tutto il 2016 incassa 167.208 euro. La candidatura di Laghi viene sempre proposta dal socio di minoranza Fincal, cioè Caltagirone.

In totale, da quando è presidente del collegio sindacale di Acea fino a tutto il 2016, dalla municipalizzata romana il professor Laghi ha incassato 1.610.208 euro lordi, in sei anni e otto mesi, una somma equivalente a una busta paga media di 20.128 euro al mese.

Tutto questo per partecipare alle riunioni del cda e a quelle del collegio sindacale, in media un paio di riunioni al mese. Ad esempio, secondo la relazione sul governo societario di Acea, nel 2016 Laghi ha partecipato a 9 delle 13 riunioni del cda e dei comitati. Inoltre ci sono state 11 riunioni del collegio sindacale.

Laghi è un professionista affermato e stimato. Ha ottimi rapporti con le banche e con il governo. Si occupa anche di immobili, è presidente della società Beni Stabili, di acciaio, è uno dei tre commissari straordinari dell’Ilva, fu nominato il 21 gennaio 2015 dall’allora ministro dello Sviluppo Federica Guidi, nel governo Renzi. E’ stato sindaco effettivo di Unicredit fino a tre mesi fa, si è dimesso dopo aver assunto un nuovo incarico pesante: il 2 maggio il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, lo ha nominato commissario straordinario di Alitalia, insieme a Luigi Gubitosi e a Stefano Paleari.

Acciaio in vendita. Lo stabilimento Ilva di Taranto

Laghi si occupava già di Alitalia dalla fine del 2014, quando fu nominato presidente della Midco, la scatola utilizzata per far partecipare le Poste alla ricapitalizzazione della compagnia in occasione dell’ingresso nel capitale di Etihad. Inoltre era già nel cda dell’Alitalia-Cai.

All’Acea Laghi percepisce un compenso degno di un alto dirigente impiegato a tempo pieno. Però il suo impegno effettivo è di poche ore al mese, rimane un professionista esterno alla società e colleziona fior di altri incarichi e, ovviamente, di altri compensi, oltre a svolgere la sua libera professione e a insegnare all’università.

In linea con i compensi di Laghi all’Acea ci sono quelli elargiti ad altri sindaci. Tutto è stato deciso legalmente dall’assemblea dei soci, dal punto di vista formale. La competenza di Laghi non è in discussione. Ci chiediamo però come trovi il professor Laghi il tempo di svolgere tutti questi incarichi.

E abbiamo anche un’altra domanda: questi compensi sono serviti a migliorare il servizio e l’efficienza dell’Acea che ha perdite nella rete elevatissime, superiori al 43% dell’acqua immessa?

La stessa domanda vale per i compensi e gli stipendi d’oro citati nelle puntate precedenti questa inchiesta.