Acea paga il dividendo – Cda sul caso Lanzalone

Malgrado la bufera per l’arresto del presidente Luca Lanzalone, gli azionisti di Acea possono essere soddisfatti nel portafoglio. A cominciare dal Comune di Roma, che possiede il 51% del capitale. Ieri la municipalizzata che distribuisce elettricità e acqua e si occupa anche di rifiuti ha pagato ai soci il dividendo relativo al bilancio 2017.

La cedola è di 0,63 euro lordi per ogni azione (su questa somma il fisco trattiene il 26%), superiore di un centesimo a quella dell’anno scorso. Questo corrisponde a un monte dividendi complessivo pari a 133,9 milioni per tutti gli azionisti, secondo quanto ha deliberato l’assemblea degli azionisti il 20 aprile. In base alla quotazione corrente delle azioni Acea (circa 13 euro), il dividendo lordo rappresenta un rendimento pari al 4,8 per cento.

Il Campidoglio incassa 68,4 milioni

Con la cedola pagata dalla ricca municipalizzata nelle casse del Campidoglio sono entrati così 68,42 milioni di euro. Chissà se è una consolazione per Virginia Raggi, la sindaca del M5S investita dalle critiche per aver scelto come presidente l’avvocato Lanzalone, che dal 13 giugno è agli arresti domiciliari, accusato di corruzione per il progetto di costruzione dello stadio della Roma. Raggi dice di non aver scelto lei Lanzalone, ma che le è stato indicatio da altri maggiorenti dei Cinque stelle. Se anche fosse andata così, la sindaca non ci farebbe comunque una bella figura. Acea non è coinvolta nell’indagine giudiziaria nella quale il principale accusato è il costruttore Luca Parnasi (a destra nella foto in alto).

Potere. Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malwina

A Suez 31 milioni, a Caltagirone 6,7 milioni

Il secondo azionista di Acea è il gruppo francese Suez Sa, possiede il 23,33% di Acea e ha pertanto incassato 31,3 milioni. Il terzo azionista è la rappresentazione plastica del potere romano, il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, proprietario del Messaggero (che fece un editoriale critico quando la Raggi fu eletta proprio per il timore di ripercussioni negative sull’andamento di Acea in Borsa). Caltagirone possiede 10.656.385 azioni di Acea, pari al 5% del capitale, attraverso cinque società: gli spetta pertanto un dividendo lordo di 6,713 milioni.

Oggi cda sul caso Lanzalone

Oggi è prevista la riunione del consiglio di amministrazione di Acea. Deve decidere la situazione del vertice dopo che Lanzalone, il giorno successivo alla messa agli arresti domiciliari, “ha rimesso il mandato di presidente”, come si legge in unlapidario comunicato emesso dalla società il 14 giugno. Il comunicato diceva solo: “In data odierna l’avv. Luca Alfredo Lanzalone ha rimesso il mandato di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea SpA. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 21 giugno  2018, assumerà  le opportune determinazioni al riguardo”.

Amministratore delegato. Stefano Donnarumma

Sul sito della municipalizzata riappare Lanzalone

La società è guidata dall’amministratore delegato, Stefano Donnarumma, ma al momento è senza presidente. Lanzalone però fa sempre parte del consiglio. E il suo curriculum, insieme alla foto, è ricomparso sul sito dell’Acea, accanto agli altri otto consiglieri (tra i quali c’è Alessandro Caltagirone, figlio del costruttore), dopo che era scomparso per qualche giorno.