Il Sole 24 Ore-Napoletano, si cerca un accordo nella causa per danni

Si profila un esito clamoroso nel processo civile per danni tra Il Sole 24 Ore e gli ex vertici, l’ex direttore Roberto Napoletano, l’ex a.d. Donatella Treu e l’ex presidente Benito Benedini, li chiameremo i “tre bravi ragazzi”, già accusati per lo scandalo delle copie taroccate del quotidiano. Il gruppo editoriale ha chiesto ai tre ex un maxi-risarcimento danni, oltre 12,5 milioni di euro complessivi, con quote differenziate tra loro. E’ convenuta in giudizio anche Kpmg, ex revisore dei bilanci.

L’ipotesi di transazione

La causa è pendente davanti al Tribunale di Milano, si muove (si fa per dire) come i gamberi, un passo avanti e due indietro. Adesso però c’è una novità. Le parti stanno esaminando la possibilità di una transazione, vale a dire un accordo che consentirebbe di chiudere la causa senza finire il processo, evitando di dare pubblicità a vicende che hanno del torbido e toccano i gangli del potere confindustriale e la discutibile gestione del gruppo editoriale. Entrato in crisi, Il Sole ha attuato e sta attuando una severa politica di tagli che colpisce i lavoratori, giornalisti e poligrafici. I vertici, invece, sono stati premiati con bonus e prebende, non solo la Treu e Napoletano. Anche nelle gestioni successive, mentre in basso ci sono cassa integrazione e prepensionamenti, ci sono stati bonus, promozioni e assunzioni per i dirigenti più alti.

Bravi ragazzi. Napoletano, Treu e Benedini

Buonuscita di 700.000 euro a Napoletano

L’ex direttore, dopo che era stato sospeso perché indagato dalla Procura di Milano per falso in bilancio e manipolazione del mercato, nell’agosto 2017 ha ricevuto una buonuscita di 700.000 euro lordi per togliere il disturbo. Dall’aprile 2019 Napoletano è direttore del Quotidiano del Sud e spesso viene invitato in tv a dispensare opinioni dai suoi amici della Rai, da Bruno Vespa al direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano.

Abete e le schedine del Totocalcio

Tutto comincia con l’azione di responsabilità avviata dal Sole 24 Ore dopo l’approvazione dell’assemblea dei soci il 30 aprile 2019. Non è stata una decisione agevole, perché all’interno di Confindustria, l’azionista di maggioranza del giornale, non tutti erano d’accordo (e non lo sono tuttora). Per esempio non era d’accordo Luigi Abete (a sinistra nella foto in apertura, con il suo protégé Napoletano), l’imprenditore grafico che ha fatto fortuna stampando le schedine del Totocalcio. Due anni dopo aver cessato il mandato di presidente di Confindustria Abete è diventato banchiere, è stato presidente di Bnl per 23 anni, dal 1998 fino a 29 aprile scorso.

Lombardo. Carlo Bonomi

Le dimissioni e il sostegno a Bonomi

Abete si è dimesso dal cda del Sole 24 Ore il 28 febbraio 2019, dodici giorni prima che il consiglio deliberasse la proposta di azione contro Napoletano, Treu e Benedini, da sottoporre al voto dell’assemblea. Con la nuova presidenza di Confindustria del lombardo Carlo Bonomi, eletto un anno fa al posto del salernitano Vincenzo Boccia, Abete ha ripreso quota, avendone appoggiato l’elezione grazie al suo fiuto che gli ha consentito, anche nelle partite più incerte, di schierarsi dalla parte del vincitore.

Le richieste di danni

Riepiloghiamo le richieste di danni e i motivi. Il caso più grave riguarda le “copie taroccate”, ma ci sono anche altre due operazioni, la cessione di un ramo d’azienda (operazione Business Media) e di una rotativa (operazione Stampa Quotidiana). Nella relazione al bilancio del Sole 24 Ore si ricorda che il 18 e 24 giugno 2019 la società editoriale ha notificato atto di citazione nei confronti di:

“a) Benito Benedini, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione alla Operazione Business Media (…), allo stato quantificabili in non meno di 4.328.280,00 euro, in via solidale con Donatella Treu.

“b) Donatella Treu, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione: (i) alle pratiche commerciali e di reporting volte a incrementare artificiosamente i dati diffusionali del Quotidiano, allo stato quantificabili in non meno di 7.548.043,31 euro, in via solidale con Roberto Napoletano e KPMG S.p.A., anch’essa convenuta in giudizio; (ii) alla Operazione Business Media, allo stato quantificabili in non meno di 4.328.280,00 euro, in via solidale con Benito Benedini; (iii) alla Operazione Stampa Quotidiana (…), allo stato quantificabili in non meno di 665.560,00 euro, condanna da disporsi in via solidale con KPMG S.p.A.”

“c) Roberto Napoletano, nella qualità (ritenuta sussistente sia dalla Procura che dalla Consob) di amministratore di fatto della società, nei cui confronti è stata formulata richiesta per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da Il Sole 24 Ore S.p.A. in relazione alle pratiche commerciali e di reporting volte a incrementare artificiosamente i dati diffusionali del Quotidiano, allo stato quantificabili in non meno di 7.548.043,31 euro, in via solidale con Donatella Treu e KPMG S.p.A.

Copie taroccate. Il quotidiano Il Sole 24 Ore

Il giudice Vannicelli

A quasi due anni dalla decisione di avviare l’azione di responsabilità la causa è a poco più del “caro amico”. E’ affidata al giudice istruttore Guido Vannicelli, del Tribunale di Milano. I documenti contabili del Sole 24 Ore, i più aggiornati sono il bilancio 2020 e la relazione trimestrale sui conti al 31 marzo 2021, spiegano le tappe, sembra di essere in un’interminabile via Crucis.

La via Crucis del processo

Riferisce il bilancio 2020 del Sole: “La causa è stata iscritta al ruolo del Tribunale civile di Milano con numero di R.G. 30810/2019 in data 20 giugno 2019. (…) Con provvedimento del 2 marzo 2020 il Giudice Istruttore Guido Vannicelli ha differito la data della prima udienza al 17 novembre 2020, al fine di consentire ai convenuti di citare in giudizio le compagnie assicurative, la cui chiamata in causa è stata dunque autorizzata. Successivamente, con decreto emesso in data 21 maggio 2020 il G.I., al fine di riscadenzare il proprio ruolo d’udienza a seguito delle problematiche dovute all’emergenza Covid-19, ha rinviato la prima udienza al 9 febbraio 2021“. Anche il Covid è stato una buona scusa per rimandare il processo.

“Disponibilità delle parti” alla transazione

La relazione sui conti del primo trimestre 2021 del Sole spiega cos’è successo negli ultimi mesi: “All’udienza del 9 febbraio 2021 il giudice, dopo aver ascoltato i difensori sulle questioni di particolare rilievo, ha insistito per verificare la disponibilità delle parti a valutare un’eventuale soluzione transattiva e, riscontrata la sostanziale disponibilità di tutte le parti, ha aggiornato l’udienza al 13 aprile 2021. A tale udienza, su richiesta delle parti il Giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 11 maggio 2021, poi rinviandola ulteriormente al 18 maggio 2021“. Dunque oggi c’è un’udienza da cui potrebbero emergere novità.

Ex ministro. La penalista Paola Severino con il marito

Il ruolo di Panucci e l’avvocato Severino

Oltre ad Abete, Napoletano ha tra i protettori Marcella Panucci, potente ex direttrice generale di Confindustria dal 2012 al 2020, uscita dall’associazione datoriale subito dopo l’arrivo di Bonomi. Panucci è entrata nel governo Draghi come capo di gabinetto del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Panucci ha avuto altre esperienze di governo. E’ stata capo della segreteria tecnica e consigliere economico del ministro della Giustizia, Paola Severino, durante il governo Monti, dal novembre 2011 a luglio 2012. La professoressa Severino, avvocato penalista con molti clienti importanti, dal gruppo Caltagirone a Banca Mps all’a.d. dell’Eni Claudio Descalzi nel processo per le tangenti in Nigeria (Descalzi è stato assolto di recente), è da anni anche consulente legale del Sole 24 Ore. Lo Studio Severino penalisti associati tutela il gruppo editoriale nel processo penale in cui Napoletano è imputato per falso in bilancio e manipolazione del mercato per le copie taroccate, le dichiarazioni gonfiate sulle vendite del quotidiano.

Confindustria. Marcella Panucci e Vincenzo Boccia

Gli intrecci alla Luiss

Severino da tre anni è vicepresidente della Luiss, l’università romana di proprietà della Confindustria. Da giugno 2019 il presidente della Luiss è Vincenzo Boccia, che ha preso il posto di Emma Marcegaglia, la quale, secondo indiscrezioni, potrebbe essere la prossima presidente del Sole 24 Ore, il cda scade nell’aprile 2022. E’ stata Marcegaglia, da presidente di Confindustria, ad approvare la nomina di Napoletano a direttore del Sole 24 Ore nel 2011, al posto di Gianni Riotta, voluto sempre da Marcegaglia. Alla Luiss c’è anche Abete, è consigliere di amministrazione e, dal 2009, presidente della Luiss Business School. E c’è anche Napoletano, tiene un corso in cui dà lezioni di giornalismo.

Le condanne patteggiate di Treu e Benedini

Nel processo penale per falso in bilancio e manipolazione del mercato Napoletano è rimasto l’unico imputato dopo che gli ex vertici della società hanno patteggiato una condanna, definita il 29 ottobre 2019. L‘ex a.d. Donatella Treu ha avuto una condanna a 20 mesi di reclusione, l‘ex presidente Benito Benedini a 17 mesi e 20 giorni. Ma non hanno passato nemmeno un’ora in carcere, perché c’è la sospensione condizionale della pena. Napoletano si proclama innocente e per questo non ha patteggiato una pena.

Nuova gestione. L’a.d. del Sole 24 Ore, Giuseppe Cerbone

Il processo penale

Il processo è cominciato il 16 gennaio 2020. La relazione trimestrale del Sole 24 Ore aggiorna sulle ultime udienze. “All’udienza del 15 gennaio 2021 il Tribunale ha completato la fase dell’ammissione delle prove autorizzando la citazione di tutti i testi richiesti dalle parti nonché l’esame dell’imputato. Si è quindi aperta la fase dell’istruttoria dibattimentale proseguita – come da calendario – con le udienze del 28 gennaio 2021, 17 e 25 febbraio 2021 e 11 e 25 marzo 2021 e 15 e 29 aprile 2021 e 13 maggio 2021. La prossima udienza è prevista per il 27 maggio 2021“. Di recente è stata ascoltata in aula l’ex Cfo del gruppo editoriale, Valentina Montanari, uno dei testimoni chiave dell’accusa, secondo un’accurata relazione della Consob.

Influente. Emma Marcegaglia

Cosa succede nel processo se c’è la transazione

Anche la società editoriale, che il 29 ottobre 2019 ha patteggiato una sanzione amministrativa di 50.310 euro, potrebbe avere un impatto negativo dal processo, in quanto “responsabile civile”. E’ stata la Consob a chiederlo e il Tribunale ha accolto l’istanza, alla quale si erano opposti gli avvocati della società. “Per  l’effetto, quest’ultima verrebbe chiamata a rispondere, in via solidale con gli altri imputati, in qualità di responsabile civile ex art. 2049 c.c. per possibili danni provocati a terzi dai fatti di reato contestati”, spiega la relazione trimestrale del Sole 24 Ore. Molti si chiedono cosa succederà nel processo penale se venisse fatto un accordo nella causa civile per danni tra Il Sole 24 Ore, Napoletano, Treu e Benedini. Il processo andrà fino in fondo per scoprire se ci sono responsabilità di Napoletano o finirà in una bolla di sapone?