Alitalia, le opacità di Laghi/2 – Le obiezioni alla trasparenza

Il commissario di Alitalia Enrico Laghi non vuole che si dia piena trasparenza alle carte depositate al ministero dello Sviluppo economico che riguardano la sua nomina, contestata da M5S e Codacons.

Lo dice in una lettera inviata il 5 settembre al ministero dello Sviluppo, il Mise. Laghi muove obiezioni alla pubblicazione _ richiesta da un deputato del M5S, Davide Crippa _ di una serie di informazioni e documenti che lo riguardano e nega il consenso alla pubblicazione del “parere legale allegato”, dicendo che è coperto da segreto professionale e gli serve per difendersi al Tar dal ricorso del Codacons contro la nomina.

Presunto conflitto d’interessi

Abbiamo spiegato nel precedente articolo che  la nomina è stata contestata, da M5S e Codacons, per presunta incompatibilità e conflitto d’interessi con i precedenti incarichi di Laghi in altre società legate ad Alitalia. Fino alla nomina a commissario, avvenuta il 2 maggio scorso, Laghi era presidente della Midco, che controllava il 51% della compagnia finita in insolvenza, e consigliere di amministrazione di Cai, a sua volta proprietaria del 100% di Midco.

Quanti incarichi?

Come abbiamo ricordato, il professor Laghi ricopre almeno una dozzina di incarichi in società ed enti privati e pubblici, oltre ad essere docente ordinario di economia aziendale all’università La Sapienza di Roma. Contando anche le società che fanno parte di uno stesso gruppo, nei mesi scorsi il Corriere della sera è arrivato a calcolare 24 incarichi. Laghi è anche commissario dell’Ilva, è presidente dell’immobiliare Beni Stabili, presidente del collegio sindacale di Acea (voluto da Francesco Gaetano Caltagirone), revisore dei conti del Coni.

Tra i documenti di cui è stata chiesta la pubblicazione al Mise c’è l’autocertificazione che Laghi, come gli altri due commissari, Luigi Gubitosi e Stefano Paleari, ha dovuto firmare per dichiarare di non avere incompatibilità.

Molti incarichi. Il professor Enrico Laghi ricopre numerosi incarichi in società private e pubbliche

I dubbi dell’Anac

Sulla controversa nomina si è espressa anche l’Anac. L’Autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone si è dichiarata incompetente perché Alitalia è una società privata, ma ha riconosciuto che vi sono “perplessità” sulla nomina per un possibile conflitto d’interessi di Laghi. L’Anac ha rinviato la valutazione di merito al ministero guidato da Carlo Calenda, che ha nominato Laghi e gli altri due commissari.

La trasparenza del Mise

Dalla lettera con le obiezioni di Laghi si apprende che la responsabile trasparenza del Mise, Mirella Ferlazio, intende accogliere la richiesta di “accesso civico” del M5S ai documenti sul caso Laghi. Ecco il testo della lettera di Laghi, è stata resa nota dal M5S. Oltre a porre paletti e dinieghi con tono perentorio, Laghi entra anche in contrasto con l’Anac di Cantone.

Verifica. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda

Il commissario chiede il “totale oscuramento dei dati personali”

Scrive il commissario di Alitalia al Mise: “In riferimento alla comunicazione in data 23 agosto 2017 di cui all’oggetto, con la presente si comunica la volontà dello scrivente di non opporsi – alle condizioni e nei limiti di seguito indicati – all’accesso civico impropriamente esercitato dall’On.le Crippa e che codesto Responsabile della Trasparenza intende assecondare nonostante i significativi dubbi in merito alla legittimità delle Linee Guida Anac (…) espressi dal Garante per la protezione dei dati personali (…). L’accesso quindi _ afferma Laghi _ potrà essere consentito solo con totale oscuramento dei dati personali indicati nella dichiarazione resa al Ministero dello Sviluppo Economico (dati anagrafici, luogo di residenza, domicilio, recapiti, sottoscrizione, etc.) e – ovviamente – con esclusione del parere legale allegato”.

Parere legale misterioso

Si apprende così che Laghi si è fatto fare un parere legale per difendere la legittimità della nomina. Segno che lo stesso commissario non deve essere particolarmente sicuro sul punto. Ma questo documento deve rimanere segreto, misterioso. Chi avrà scritto il parere?

La lettera di Laghi prosegue: “In merito a tale parere giova evidenziare che lo stesso Garante (…) ha ritenuto opportuno sottolineare a codesto Responsabile della trasparenza che comunque osta alla sua divulgazione la sussistenza “di ipotesi di segreto o divieto di divulgazione previste da disposizioni di settore”, ivi compreso il “segreto professionale” e i “pareri legali che attengono al diritto di difesa in un procedimento contenzioso” “.

Ricorso al Tar. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi (a destra),

Il ricorso al Tar sulla nomina

Aggiunge quindi la lettera di Laghi: “E’ noto al Ministero dello Sviluppo Economico (essendo anch’esso parte del giudizio) _ aggiunge Laghi _ che il provvedimento di nomina dello Scrivente a commissario (…) di Alitalia SAI Spa è stato impugnato dinanzi al Tar del Lazio per profili che attengono ai requisiti dichiarati con l’atto in questione. Ne consegue che il parere di che trattasi – afferendo a questione che attiene al diritto di difesa in un procedimento contenzioso – è per sua stessa natura e per espressa previsione normativa (…) sottratto all’accesso civico e ad ogni altra forma di divulgazione presso terzi. (…) Si chiede immediata conferma che l’accesso civico sarà consentito nei limiti suddetti, ai fini dell’eventuale adozione delle misure a tutela“.

“Risposta monca sul conflitto d’interessi”, dice M5S

Con queste parole Laghi adombra la possibilità di eventuali iniziative legali “a tutela” qualora il Mise non mantenesse riservate certe informazioni e il “parere legale allegato”. Sarebbe paradossale, perché in tal caso Laghi farebbe un ricorso legale (forse al Tar?) proprio contro il ministero che lo ha nominato commissario.

Il M5S ha parlato di “risposta monca sul conflitto d’interessi” e definisce “quantomeno inopportune” le affermazioni di Laghi che “ancora prima di fornire le informazioni richieste dal M5S (…) si è preoccupato di mettere in discussione l’affidabilità” dell’Autorità anticorruzione.

Pretendente. Ryanair, prima in Italia per passeggeri, vuole lo spezzatino Alitalia

Una domanda per Laghi

Al professor Laghi, del quale nessuno mette in discussione le capacità professionali, va ovviamente riconosciuto il diritto di difendersi da accuse che ritiene infondate. Noi non giudichiamo, attendiamo le valutazioni del Mise e del Tar o di altre autorità investite della questione.

Abbiamo però una domanda alla quale ci piacerebbe trovasse il tempo di rispondere. Come può il professor Laghi, con tutti gli incarichi che ricopre (non li abbiamo neppure elencati per intero, perché sono tanti), trovare il tempo necessario da dedicare a un’attività complessa come la procedura di commissario di Alitalia?

Un’azienda con 12mila dipendenti, 123 aerei, in difficoltà economiche e finanziarie, per la quale i commissari stanno cercando uno o più compratori, che rischia di affondare in modo definitivo.