Vendita Alitalia, Lufthansa plana su Fiumicino

Lufthansa in planata su Alitalia. A pochi giorni dalla scadenza delle manifestazioni d’interesse per l’acquisto dell’Alitalia o di sue parti, una delegazione di dirigenti del gruppo tedesco è stata oggi in visita a Fiumicino, lo scalo principale della disastrata compagnia commissariata il 2 maggio scorso.

Poteri Deboli lo ha appreso da fonti autorevoli. “Oggi dei dirigenti Lufthansa erano in giro nelle manutenzioni a Fiumicino a chiedere come funzionassero le cose. Sono passati anche nella logistica”, ci racconta la fonte in via confidenziale. La compagnia tedesca ha interesse ad espandersi in Italia, anche se negli ultimi mesi ha cercato di dissimulare il suo interesse per le attività della compagnia italiana.

Dopo un primo round con le manifestazioni d’interesse preliminari, presentate entro i primi di giugno, il secondo bando di gara predisposto dai commissari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, ha fissato una nuova scadenza entro mezzanotte del 15 settembre, cioè venerdì prossimo, per la presentazione di manifestazioni d’interesse all’acquisto delle attività della compagnia.

Il nuovo bando ha preso atto del fatto che gli interessi prevalenti sono diretti solo a una parte delle attività. Pertanto si profila uno spezzatino di Alitalia,come riferito da Poteri Deboli nell’articolo del 3 settembre (“Alitalia, in arrivo lo spezzatino”). Questo sempre che la vendita vada in porto. Con le elezioni politiche vicine, previste a marzo 2018, è possibile che ogni decisione slitti a dopo il voto e che l’attività continui ad essere finanziata dallo Stato. In maggio il governo ha già concesso un prestito di 600 milioni di euro.

Il secondo bando di gara precisa che le manifestazioni d’interesse e le offerte d’acquisto possono essere dirette “alle attività aziendali unitariamente considerate” e questo si chiama “Lotto Unico”, oppure possono riguardare le sole “attività aviation”, cioè il “Lotto Aviation”, o le sole “attività di handling”, “Lotto Handling”, che comprende i servizi di assistenza a terra a terzi in aeroporto, soprattutto a Fiumicino. Il “Lotto Aviation”, precisa il bando, è composto dalle “attività di trasporto aereo (…) ivi comprese le manutenzioni”.

Nuova rotta. Alitalia può volare grazie a un prestito di 600 milioni concesso dal governo in maggio

Pertanto la visita dei dirigenti di Lufthansa alle manutenzioni lascia pensare che i tedeschi siano interessati alla parte attività di volo. Naturalmente la visita dei tedeschi non è una conferma che verrà presentata una manifestazione d’interesse, ma è un indizio autorevole di un concreto interesse tedesco. Sarà il vertice della compagnia guidata da Carsten Spohr a decidere se lanciare l’affondo finale.

Il passo successivo della gara sarà la presentazione delle offerte vincolanti d’acquisto, il termine è la mezzanotte del 2 ottobre prossimo. Sulle spoglie di Alitalia c’è l’interesse anche di Ryanair, interessata allo spezzatino con una sola parte delle attività di volo, di easyJet, degli arabi di Etihad che già erano soci al 49% della compagnia finita in dissesto e commissariata. Si sono mossi anche fondi d’investimento, tra cui spicca il fondo americano Elliott, lo stesso che ha prestato 303 milioni per il salvataggio del Milan e la cessione ai misteriosi compratori “cinesi”.

Nella prima fase ha manifestato interesse anche l’americana Delta, che si è consorziata con il suo partner nella joint venture transatlantica, Air France-Klm. I franco-olandesi hanno detto nei giorni scorsi di non avere interesse ad Alitalia. Ma questa dichiarazione ufficiale potrebbe dissimulare le reali intenzioni di Parigi, che sono sempre stati molto attenti agli sviluppi sul mercato italiano.