Alitalia, mille esuberi a Fiumicino “serviti” da Swissport

Mille esuberi nei servizi di terra all’aeroporto di Fiumicino, il cosiddetto handling. Vale a dire che due lavoratori su cinque sono di troppo. E’ quanto prevede l‘accordo tra i commissari di Alitalia e la multinazionale svizzera Swissport per la cessione del lotto handling di Fiumicino, rimasto nella pancia della vecchia compagnia di bandiera, che ha smesso di volare il 14 ottobre 2021 per far posto a Ita Airways, la nuova mini-compagnia posseduta interamente dal ministero dell’Economia.

La vendita dei commissari

I commissari, Giuseppe Leogrande, Gabriele Fava e Daniele Santosuosso, hanno messo in vendita le attività rimaste in Alitalia. La multinazionale svizzera, che ha attività in numerosi aeroporti e ha tra i clienti anche Lufthansa (candidata ad acquistare la maggioranza di Ita insieme al gruppo di navigazione svizzero Msc di Gianluigi Aponte), si è aggiudicata l’handling.

La lettera ai sindacati

Adesso arriva l’amara sorpresa per i lavoratori. L’ha comunicata ai sindacati una lettera inviata il 23 maggio dai tre commissari e da due dirigenti del compratore, la Chief strategy and sustainability officer di Swissport International Nadia Kaddouri e l’amministratore unico di Swissport Italia, Marina Bottelli. La comunicazione serve ad avviare “le procedure di consultazione sindacale di cui all’art. 47 L. nr. 428/90”.

Pretendente. Lufthansa vuole acquisire Ita

Esuberi pari al 40%

La lettera dice che il complesso aziendale oggetto della cessione ha 2.451 dipendenti al 10 gennaio 2022 e che l’offerta vincolante presentata da Swissport “prevede (…) il passaggio alle dipendenze dell’acquirente di 1.451 unità di personale, previa stipulazione di un accordo sindacale (…)”. Dunque secondo l’offerta sono in esubero il 40% dei lavoratori occupati nell’handling Alitalia di Fiumicino. Per leggere la lettera sugli esuberi clicca qui:

MIlle esuberi la lettera

Il passaggio dal primo luglio

La data stimata dei trasferimenti è il 1o luglio 2022, “salvo eventuali differimenti dipendenti da ragioni tecniche che dovessero manifestarsi dalla data odierna al trasferimento”, si legge nella lettera. Il taglio all’organico è una conseguenza del ridimensionamento di Alitalia nel passaggio a Ita, oltre che del piano di efficientamento dei dirigenti del gruppo svizzero. Swissport ha già un accordo con Ita per fornire servizi di terra dimensionati al perimetro della mini-compagnia.

Due offerte per Ita

Intanto sono state presentate agli advisor del ministero dell’Economia le offerte vincolanti per l’acquisto della maggioranza di Ita. Secondo fonti attendibili, ma non c’è la conferma ufficiale del Mef, il 23 maggio sono arrivate due offerte, una di Msc che si candida ad acquisire la maggioranza del capitale affiancata da Lufthansa, l’altra del fondo d’investimento americano Certares, che indicherebbe un’alleanza commerciale con Air France-Klm. La compagnia franco-olandese, che ha già accordi commerciali con il mini-vettore posseduto dal Mef, però non entrerebbe nel capitale di Ita. Il Mef intende mantenere una quota di minoranza.

Ita. Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini

Altavilla e Troncone per Lufthansa

Secondo diversi osservatori l’offerta Msc-Lufthansa è la preferita. Del resto è quella su cui nei mesi scorsi ha lavorato attraverso contatti personali con Gianluigi Aponte il numero uno di Ita, Alfredo Altavilla. Anche Marco Troncone, a.d. di Aeroporti di Roma, società che gestisce lo scalo di Fiumicino, ha detto nei giorni scorsi che il vettore tedesco sarebbe il partner “ideale” di Ita e permetterebbe a Fiumicino di crescere ulteriormente.  “Consideriamo positivamente il modello di business di Lufthansa, la compagnia tedesca ha un’esperienza molto vasta nella gestione di vettori usciti da una crisi e nella gestione di più hub”, ha spiegato Troncone a Bloomberg.

Sciopero indetto da Cub e Acc

Le sigle sindacali Cub Trasporti e Acc hanno indetto uno sciopero per l’8 giugno di 4 ore (13-17), per i lavoratori di Alitalia e di Ita. Lo sciopero è indetto per protestare contro la procedura di privatizzazione del vettore pubblico e il “paventato disimpegno di Ita (attraverso i pre-accordi con Swissport e Atitech) in merito alla partecipazione azionaria nelle eventuali società di handling e manutenzione”, per la salvaguardia dell’occupazione, il “pagamento degli scatti di anzianità maturati e delle quote accertate dal tribunale di Civitavecchia in merito all’insinuazione al passivo (2017)”.