Droni, all’Esercito il Rapier di Sky Eye

di Gianni Dragoni (Il Sole 24 Ore)

Dopo l’Aeronautica anche l’Esercito ha deciso di utilizzare i mini-droni Rapier di Sky Eye Systems (SES Srl). La società di Cascina (Pisa), appartenente al gruppo OMA Spa di Foligno, in dicembre ha firmato con il Segretariato generale della Difesa, Direzione nazionale degli Armamenti aeronautici e per l’aeronavigabilità (Daaa), il contratto per la fornitura di Sistemi APR Rapier X-25 all’Esercito italiano.

Contratto da 9 milioni

Il contratto ha un valore complessivo di nove milioni di euro e comprende anche i servizi di supporto logistico integrato e di training teorico e pratico per la durata di due anni più uno in opzione. Lo hanno riferito fonti della società guidata da Massimo Lucchesini.

Alla guida. L’a.d. di Ses, Massimo Lucchesini

La certificazione

“Il Sistema Rapier X-25 è stato concepito adottando i più avanzati metodi di progettazione aeronautici, in ottemperanza agli Standard NATO Stanag 4703”, commentano fonti della società. “Il Rapier vanta sensori Eo/Ir top in the class destinati a missioni di Intelligence-Surveillance-Target Acquisition-Reconnaissance (Istar) ed è l’unico Sapr sul mercato della classe Mini inferiore a 25 Kg di peso massimo al decollo ad avere ottenuto dalla Daaa, in data 27 Ottobre 2022, il Certificato di Tipo (Aeronavigabilità)  senza alcuna limitazione per la densità di popolazione dei terzi sorvolati”.

Aeronautica cliente di lancio

Come già riferito da Poteri Deboli il 27 luglio 2022, SES ha già consegnato nel 2021 al cliente di lancio, l’Aeronautica militare, i primi due droni leggeri Rapier X-25, velivoli ad ala fissa con peso massimo al decollo di 25 chilogrammi. Il velivolo è sviluppato per sorveglianza sia militare sia per uso civile e governativo.

Aeronautica. Il Rapier X-Sky Sar

Start up

SES  è una start up costituita a febbraio 2017, da un’idea della famiglia umbra Tonti, proprietaria di OMA (Officine Meccaniche Aeronautiche), e dell’ingegner Massimo Lucchesini, ex amministratore delegato di Aermacchi e già direttore generale di Alenia Aermacchi, che è presidente e a.d. di SES. La società è posseduta per il 49% da OMA e per il 51% da Gepat Srl, finanziaria della famiglia Tonti. 

In volo la versione Vtol

Nelle ultime settimane ha volato anche la versione Vtol (decollo e atterraggio verticale), è nella foto in apertura, in fase di sviluppo, per operazioni terrestri e da bordo nave. Dopo l’Aeronautica e l’Esercito, la Marina potrebbe essere il prossimo cliente del mini-drone. Il Rapier X-Vtol Maritime prevede una propulsione ibrida: elettrica per le fasi di decollo e atterraggio verticale, ed un motore endotermico con elica spingente per il volo in orizzontale, che utilizza carburanti Jp5, per consentirne l’utilizzo su navi e piattaforme marine. Ha un raggio d’azione operativo di circa 100 km, estendibile ad alcune centinaia di km, grazie al datalink satellitare opzionale, e un’autonomia da 5 a 11 ore. 

gianni.dragoni@ilsole24ore.com