Leonardo, un manager scozzese alla divisione dello scandalo

Un manager scozzese è il nuovo capo della divisione “cyber security” di Leonardo-Finmeccanica, la divisione dello scandalo che ha portato pochi giorni fa  alla cacciata dell’ex capo (Andrea Biraghi, formalmente si è dimesso) e al licenziamento del capo degli acquisti (Stefano Orlandini). Alessandro Profumo ha scelto Norman Bone, il capo della divisione Sistemi avionici e spaziali del gruppo, per affidargli ad interim anche la responsabilità della divisione Sistemi per la sicurezza e le informazioni.

L’ordine del servizio è stato firmato oggi da Profumo, amministratore delegato del gruppo Leonardo. Bone raddoppia le sue responsabilità, perché “conserva le attuali responsabilità”, come precisa l’ordine di servizio firmato dal capoazienda. Su sette divisioni in cui il gruppo è articolato, Bone ne guida due. L’incarico di capo della divisione “cyber” è ad interim, in teoria provvisorio, ma è una provvisorietà che potrebbe durare a lungo.

I timori di smembramento a Genova

E questa scelta potrebbe preludere anche a decisioni dirompenti, benché ufficialmente non ci siano conferme anzi, semmai il contrario. Per esempio a Genova si teme che una delle quattro aree operative della divisione già guidata da Biraghi, l’automazione, possa essere venduta (era un’idea già del predecessore di Profumo, il ferroviere Mauro Moretti, al quale si deve la promozione di Biraghi a capo della divisione “cyber” a fine 2015) e che un’altra, l’information technology, possa finire accorpata a Roma, sotto la responsabilità di  di Simonetta Iarlori, la potentissima responsabile del personale (e della “trasformazione del gruppo”) che Profumo ha inserito al vertice piazza Monte Grappa. Iarlori proviene da una breve esperienza alla Cdp, in passato ha lavorato anche in banca, all’Unicredit.

Manager ex Bae reclutato da Guarguaglini

Queste sono solo voci. Ma è un fatto che Bone, manager stimato e al quale si ricononosce una buona conoscenza del mercato internazionale, sia uno specialista di avionica, un settore che aveva già guidato in passato quando era al colosso britannico della difesa Bae Systems, prima di arrivare nel gruppo Finmeccanica nel 2004 (era l’epoca di Pier Francesco Guarguaglini, un numero uno dell’industria che nessuno dei successori ha eguagliato).

Bone vive a Edinburgo

Una domanda che circola è: cosa ne sa Bone di sicurezza informatica? E cosa ne sa dell’Italia? Bone dall’anno scorso è anche presidente e direttore generale della consociata britannica del gruppo, Leonardo Uk Mw, la società che coordina tutte le attività del gruppo in Gran Bretagna, il secondo paese per presenza industriale e commerciale. La principale sede di lavoro di Bone è a Edinburgo, dove ci sono rilevanti attività nell’avionica dell’ex Selex Uk.

La scelta di Bone ha suscitato perplessità e interrogativi in diversi manager dell’ex Finmeccanica e osservatori, come se non fosse l’uomo adatto a gestire quest’attività. C’è chi ricorda con asprezza che Bone, “il più scozzese degli scozzesi”, non avrebbe mai avuto particolarmente a cuore le sorti del gruppo.

Marra a capo degli acquisti

L’ordine di servizio firmato da Profumo assegna anche la posizione di nuovo responsabile acquisti della divisione “cyber”, è Manuele Marra, nominato capo dell'”unità organizzativa acquisti e supply chain”, cioè la catena dei fornitori. Marra ora è capo degli acquisti di informatica della Lgs, la controllata di Leonardo che gestisce servizi centralizzati e immobiliare.

Si rafforza Mariani

Un’altra conseguenza della scelta di Profumo potrebbe essere, secondo alcuni osservatori, il rafforzamento di Lorenzo Mariani, l’ex capo della divisione elettronica della difesa che da settembre 2017 è direttore commerciale del gruppo. Il vice di Bone nella divisione Sistemi avionici e spaziali è Marco De Fazio, il quale è anche a capo delle attività italiane. Se Bone dovrà occuparsi anche di “cyber security”, nella divisione per l’avionica potrebbe esserci più spazio per De Fazio, che è vicino a Mariani.

Era De Fazio, si racconta, la prima scelta di Mariani per succedergli l’anno scorso a capo della divisione elettronica per la difesa e terrestre e navale, poi affidata a Manlio Cuccaro, un altro fedelissimo di Mariani. E quest’ultimo non avrebbe mai nascosto di avere mire per unificare sotto un’unica guida le due ex divisioni già appartenenti all’ex Selex, l’avionica e la sicurezza informatica. Certo i colpi di scena in Leonardo non finiscono con questa decisione.