Nomine Fs, per Rfi la Lega vuole Lo Bosco e Strisciuglio. Corradi verso la conferma in Trenitalia

 

La Lega di Matteo Salvini vuole fare il pieno con le nomine nelle grandi controllate delle Ferrovie dello Stato. Per Rfi, la società della rete ferroviaria attraverso la quale passeranno 24 miliardi di spesa del Pnrr, il partito di Matteo Salvini vuole nominare presidente Dario Lo Bosco e a.d. Gianpiero Strisciuglio. Per Trenitalia la Lega vorrebbe confermare a.d. Luigi Corradi, manager nominato tre anni fa con l’appoggio del M5S attraverso il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro.

Le scelte della Lega sono state messe a punto, riferiscono fonti vicine al dossier, adesso saranno passate al vaglio di via della Scrofa, il quartier generale di FdI. La Lega ha messo le mani avanti. Sulle Fs Salvini rivendica il diritto di decidere, perché è ministro dei Trasporti e della Infrastrutture. Non è scontato però che il partito di Giorgia Meloni accetti tutte queste indicazioni. Nessuna decisione è stata ancora presa.

Lo Bosco appoggiato da Schifani e Verdini

Chi sono i candidati? Lo Bosco, ingegnere, è un ex dirigente di Rfi, siciliano e amico del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Attraverso Schifani Lo Bosco è arrivato ad ottenere l’appoggio di Denis Verdini, l’ex senatore di Forza Italia che è padre di Francesca, la fidanzata di Salvini. Lo Bosco ha avuto pendenze giudiziarie per l’accusa di concussione da cui è uscito con un’assoluzione definitiva nel 2021. Il 29 ottobre 2015 fu messo agli arresti domiciliari mentre era presidente di Rfi e dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti. Era accusato di aver intascato una tangente di 58.650 per far comprare a Rfi un sensore per controllare l’usura delle carrozze ferroviarie. In primo grado Lo Bosco fu condannato a 4 anni e due mesi di reclusione per concussione e induzione indebita, quindi è stato assolto in appello e, nel 2021, in Cassazione in via definitiva.

Ferrovie dello Stato. L’a.d. Luigi Ferraris

L’incidente in Grecia

Lo Bosco è presidente di Hellenic Train, la società greca di trasporto ferroviario controllata al 100% dal gruppo Fs attraverso Trenitalia, coinvolta il 28 febbraio scorso in un gravissimo incidente ferroviario in Grecia, nel quale sono morte 57 persone sulla tratta Atene-Salonicco, presso Larissa. Il treno passeggeri si è scontrato con un treno merci. La causa dell’incidente, secondo quanto riportato da molti mezzi d’informazione, sarebbe un errore umano, una manovra sbagliata di un capostazione che ha fatto finire il treno passeggeri sul binario sbagliato, sul quale proveniva un convoglio merci nella direzione opposta. Un errore riconducibile alle società greca che gestisce la rete ferroviaria, Ergose. Il ministro dei Trasporti, Kostas Karamanlis, si è dimesso in seguito al disastro. La società di trasporto Hellenic Train è una società greca controllata dal gruppo Fs a partire dal 2017. L’intero cda di Hellenic Train è composto da italiani, cinque in tutto, Lo Bosco in passato ha ottenuto anche la sostituzione dell’a.d. greco della società, l’a.d. ora è Maurizio Capotorto

Strisciuglio, amico di Boccia e Emiliano

Il candidato a.d. di Rfi appoggiato dalla Lega, Strisciuglio, è barese, legato al Pd pugliese, a Francesco Boccia e Michele Emiliano. Nel maggio dell’anno scorso è stato nominato dall’a.d. di Fs, Luigi Ferraris, a.d. di Mercitalia Logistics, il polo merci delle Ferrovie. Ci sono anche altri potenziali candidati interni, uno dei quali è Vincenzo Macello, vicedirettore generale di Rfi da luglio dell’anno scorso. Macello è tra gli imputati rinviati a giudizio nel processo per l’incidente ferroviario del Pioltello del 25 gennaio 2018 (tre morti e un centinaio di feriti).

Il profilo di Siragusa

La partita non sarebbe ancora chiusa perché FdI deve dare il proprio riscontro. Un candidato esterno alla guida di Rfi è Stefano Siragusa, ex a.d. di Ansaldo Sts, lasciò il gioiellino del segnalamento nel 2016 dopo la vendita della società da Finmeccanica ai giapponesi di Hitachi, operazione condotta da Mauro Moretti con l’accordo di Matteo Renzi. Siragusa è stato quindi alto dirigente di Telecom Italia dal 12 marzo 2018 al 3 agosto 2022, prima Chief infrastructures officer, fino alla carica di vice-d.g. e chief network operations & network, si è dimesso il 3 agosto 2022 per divergenze con l’a.d. e d.g., Pietro Labriola.

Corradi per Trenitalia

Per l’altra grande controllata di Fs, la società del trasporto Trenitalia, la Lega è orientata a confermare a.d. Luigi Corradi, arrivato nel 2020 su segnalazione del M5S dall’allora sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro. Corradi, genovese, ha un collegamento con il leghista Edoardo Rixi, viceministro genovese delle Infrastrutture e Trasporti.

In uscita. Stefano Donnarumma

Fs, nel 2024 arriva Donnarumma?

Per il vertice delle Fs c’è ancora un anno di tempo prima della scadenza del cda. Il futuro a.d. potrebbe essere Stefano Donnarumma, l’a.d. uscente di Terno che Meloni aveva candidato alla guida dell’Enel, ma è rimasto sconfitto nella battaglia delle nomine dal tandem Salvini-Gianni Letta, che hanno imposto Flavio Cattaneo come a.d. e Paolo Scaroni presidente. Donnarumma è stato beffato sul filo di lana e ha perso anche la poltrona di a.d. di Terna, perché Meloni l’aveva promessa a una donna, Giuseppina Di Foggia, a.d. di Nokia Italia, selezionata con criteri familistici: è amica di Arianna Meloni, sorella della premier.