Nomine, superman al Tesoro, Sala alla Cdp

Al Tesoro arriva superman. Il governo Lega-M5S è pronto a varare le nomine nelle grandi poltrone di Stato. Per la carica di direttore generale del Tesoro, una delle più influenti nell’apparato pubblico anche a livello internazionale (in passato occupata da Mario Draghi e Vittorio Grilli), la scelta è caduta su Alessandro Rivera, secondo quanto riferisce a Poteri Deboli una fonte molto autorevole.

Esperienza nelle banche

La decisione non è ancora stata ufficializzata. Rivera è da 18 anni al Mef, il ministero dell’Economia, è dirigente generale (da non confondere con direttore generale, che è un gradino in più) a capo della Direzione sistema bancario e finanziario – affari legali del Mef. Un anno fa Rivera è stato anche nominato dal Mef presidente della Società per la gestione dell’attivo (Sga), la società, controllata al 100% dal ministero nata dal crac del vecchio Banco di Napoli, che ora ha tra i compiti la gestione dei crediti deteriorati delle banche venete (Vicenza e Veneto Banca) messe in liquidazione.

Rivera è nato all’Aquila nel 1970. Ha un fratello di un anno più piccolo, Vincenzo, che è stato consigliere comunale del Pd nel capoluogo abruzzese e capo di gabinetto quando il presidente della Regione era Ottaviano Del Turco. Vincenzo Rivera ora è direttore generale della Regione Abruzzo.

I Tremonti bond

Alessandro Rivera ha una rilevante esperienza in campo finanziario e bancario, ha guidato la squadra che ha disciplinato i “Tremonti bond”, le obbligazioni studiate quando era ministro Giulio Tremonti, emesse per salvare le banche e sottoscritte dallo Stato. Il Financial Times definì Rivera “uno dei superman” del Tesoro.