Droni, a Sky Eye contratto dell’Aeronautica

 

Nuovo contratto con l’Aeronautica militare per Sky Eye Systems (SES) per i droni leggeri. Il 21 Giugno la società con sede operativa a Cascina (Pisa) ha stipulato il secondo contratto con l’Aeronautica per la fornitura di un servizio di supporto logistico integrato per gli anni 2022 e 2023 sul sistema Rapier X-25 in forza al centro di eccellenza per aeromobili a pilotaggio remoto presso l’aeroporto militare di Amendola (Foggia). Secondo una nota della società, il servizio è comprensivo di aggiornamento del sistema all’ultima versione prodotta dall’azienda, addestramento per piloti, operatori sensore, tecnici manutentori, supporto logistico integrato con propri tecnici per 600 ore di volo.

Pesa 25 kg

Poco più di un anno fa SES ha consegnato al cliente di lancio, l’Aeronautica militare, i primi due droni leggeri Rapier X-25 (nella foto in apertura), velivoli ad ala fissa con peso massimo al decollo di 25 chilogrammi. Il velivolo è sviluppato per sorveglianza sia militare sia per uso civile e governativo.

Mini-radar. Il Rapier X-SkySar

Start up

SES  è una start up costituita a febbraio 2017, da un’idea della famiglia umbra Tonti, proprietaria di OMA (Officine Meccaniche Aeronautiche) di Foligno, e dell’ingegner Massimo Lucchesini, ex amministratore delegato di Aermacchi e già direttore generale di Alenia Aermacchi, che è presidente e a.d. di SES. La società è posseduta per il 49% da OMA e per il 51% da Gepat Srl, finanziaria della famiglia Tonti. 

Potenziali acquisizioni

Il secondo contratto con l’Aeronautica _ spiega l’azienda _ “apre nuove prospettive per Ses in termini di crescita e di mercato come ditta Oem (Original equipment manufacturer), cioè in grado di progettare, produrre, supportare e mantenere sistemi aeronautici complessi per tutto il ciclo di vita del prodotto. L’Aeronautica militare effettuerà un’estesa valutazione operativa del Rapier X-25 che aprirà la strada a potenziali altre acquisizioni da parte delle Forze armate italiane e comunque di paesi Nato. Ciò è propedeutico alla valutazione di altre versioni come il Rapier X-SKYSAR ed il Rapier X-VTOL nelle versioni terrestre e maritime”.

Ex Aermacchi. Massimo Lucchesini

Radar ad apertura sintetica

SES ha ultimato il progetto e la messa in produzione del proprio radar ad apertura sintetica (SKYSAR), “unico ad oggi sul mercato in base al peso ridotto ed alle prestazioni elevate: 1,8 kg con 4-5 km di Slant Range e risoluzione di 25 cm”. Il SAR è imbarcabile sulla configurazione denominata Rapier X-SKYSAR, integrato ad un sensore EO/IR. Il mini SAR consente operazioni “ogni-tempo” (notte e giorno) e in condizioni atmosferiche cosiddette “degradate”, ad esempio attraverso nuvole o foschia. Permette, inoltre, di estrarre caratteristiche fisiche dalle mappe acquisite, quali ad esempio, fenomeni di subsidenza e smottamenti del terreno, attività illecite sul territorio.

Decollo verticale

Parallelamente, l’azienda ha lanciato lo sviluppo Full scale della versione Rapier X-VTOL a decollo e atterraggio verticale, per impiego navale (Rapier X-VTOL Maritime), o per operazioni di sicurezza nazionale (polizia, Guardia di finanza, carabinieri, Guardia costiera, Vigili del fuoco) e civili (Rapier X-VTOL). Il Rapier X-VTOL _ spiega l’azienda _ condivide il 70% delle soluzioni tecnologiche e dei componenti del Rapier X-25, “permettendo così una drastica riduzione del “Time to market”, dei costi di sviluppo e dello sforzo necessario per certificare anche la nuova versione del velivolo. La versione terrestre dispone della propulsione endotermica gasoline e dei motori elettrici per la funzione VTOL”.

Volo verticale. Rapier X-VTOL

Propulsione ibrida

Il Rapier X-VTOL Maritime prevede una propulsione ibrida: elettrica per le fasi di decollo e atterraggio verticale, ed un motore endotermico con elica spingente per il volo in orizzontale, che utilizza carburanti Jp5, per consentirne l’utilizzo su navi e piattaforme marine. Ha un raggio d’azione operativo di circa 100 km, estendibile ad alcune centinaia di km, grazie al datalink satellitare opzionale, e un’autonomia da 5 a 11 ore. 

Test con idrogeno

Sky Eye Systems infine, nell’ambito del Progetto di ricerca finanziato dal Mise e dalla Regione Toscana denominato Tecnologie elettriche e radar per Sapr autonomi (Tersa), ha sviluppato e sta testando tecnologie avanzate per l’integrazione a bordo del Rapier di un’unità propulsiva elettrica basata su celle a combustibile a idrogeno, a basso inquinamento acustico ed ambientale, con ridotta traccia termica e avanzate capacità di autodiagnosi e monitoraggio. Nel Progetto Tersa è stato sviluppato un Sistema Sense&Avoid (S&A) di ridotte dimensioni e peso, per incrementare l’integrabilità nel traffico aereo civile.

gianni.dragoni@ilsole24ore.com