Leonardo, le scelte di Profumo e l’irritazione di De Gennaro

Al cda tre nomine: Cutillo alla guida degli elicotteri

E’ il giorno delle nomine dei top manaer per Leonardo, l’ex Finmeccanica, come la chiama anche Matteo Renzi, l’ex premier che vorrebbe rimettere in sella il “ferroviere” Mauro Moretti, quello che ha cambiato il nome in Leonardo.

Secondo fonti autorevoli, il nuovo a.d. Alessandro Profumo oggi proporrà al consiglio di amministrazione di Leonardo tre nomine. La novità dell’ultima ora, come anticipato ieri da Poteri Deboli, è la nomina di Gian Piero Cutillo alla guida della divisione Elicotteri, l’ex AgustaWestland. L’area di punta del gruppo, un po’ appannata negli ultimi anni per il forte calo degli ordini, sebbene in parziale ripresa nel primo semestre quest’anno.

Uomo di finanza e bilanci

Cutillo è da oltre cinque anni il Cfo, il direttore finanziario del gruppo, un manager capace con competenza finanziaria e sui bilanci. Un’area strategica, perché i bilanci di Finmeccanica hanno spesso presentato una certa complessità nel confezionamento e nella lettura, con valutazioni discrezionali di poste contabili di grandi dimensioni, stato avanzamento lavori sulle commesse pluriennali, appostamento di riserve più o meno consistenti, proventi diversi e straordinari, che possono cambiare facilmente il segno finale dei conti.

E in questi anni i bilanci dell’ex Finmeccanica sono stati più volte rivoltati, a ogni cambio di amministratore delegato. Che ci fossero perdite o profitti, una delle frasi dette spesso da Cutillo nel presentare i conti agli analisti è: “Siamo sulla strada giusta”. Cutillo non si è mai occupato di gestione d’azienda né di industria. Molti si chiedono se la guida della divisione elicotteri sia il posto adatto per il suo profilo. Cutillo prenderà il posto dell’ingegner Daniele Romiti.

Le scintille con Pansa

Nato a Rieti nel 1963, Cutillo è entrato nel gruppo Finmeccanica nel 2003, quando il numero uno era Pier Francesco Guarguaglini, come “vice president” pianificazione e controllo. Memorabili all’epoca alcuni scontri con il Cfo Alessandro Pansa nella preparazione dei consigli per i risultati finanziari. A tratti ci sono state vere battaglie che l’autorevolezza di Guarguaglini riusciva a domare, come peraltro domava gli scontri tra Pansa e il d.g. Giorgio Zappa. Cutillo è quindi diventato il vice di Pansa nell’area finanza e ne ha preso il posto come Cfo, il 16 maggio 2012 durante la gestione di Giuseppe Orsi (proveniente dagli elicotteri e promosso dalla Lega a capo del gruppo), un anno dopo che Pansa è diventato direttore generale.

Dalla finanza agli elicotteri. Gian Piero Cutillo, Cfo di Leonardo

Mariani “superman” per il commerciale

Le altre due nomine sono già state largamente anticipate. Quella dell’ingegner Lorenzo Mariani a capo della nuova struttura commerciale centrale, attraverso la quale Profumo vorrebbe ridare slancio agli ordini del gruppo dopo l’appannamento del triennio morettiano. Mariani continuerà per ora a essere il capo della divisione Elettronica per la difesa terrestre e navale, l’area più importante fra le quattro in cui, durante la gestione Moretti, è stata divisa l’ex Selex Es che era stata unificata negli anni precedenti (al punto che qualche osservatore ha esclamato: “abbiamo rifatto le quattro Selex!”). Mariani è considerato un manager capace, sono state esaminate anche altre valide alternative in un’area critica per il gruppo.

Iarlori al personale e Ict

Verrà ufficializzata anche la nomina a capo delle risorse umane di Simonetta Iarlori, una dirigente che lascia il ruolo di capo del personale alla Cassa depositi e prestiti, dove era arrivata nel 2014. Si racconta che il presidente della Cdp Claudio Costamagna e l’a.d. Fabio Gallia non la rimpiangano.

L’outsider Iarlori passa da una struttura di circa 400 persone a un gruppo con 46.000 dipendenti, ma l’organico effettivo supera i 50.000 addetti con il personale delle joint venture che non sono consolidate integralmente (Atr, Mbda, il settore spazio). Per questo nel gruppo (e fuori) c’è chi si chiede se Iarlori abbia la preparazione adeguata. Da un paio di mesi Iarlori è già in piazza Monte Grappa (ma non c’è traccia del suo nome nell’organigramma del management sul sito), ha condotto molte riunioni con piglio autorevole e temperamento sbrigativo, suscitando reazioni controverse. A quanto pare l’ex dirigente di Cdp, con un passato anche in Unicredit, non dubita di avere le carte in regola per il ruolo impegnativo.

Al comando. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo dal 16 maggio 2017

Braccialarghe senza consulenza

Contrariamente a quanto era stato ipotizzato, non dovrebbe essere affidata una consulenza al capo del personale uscente, Domenico Braccialarghe, arrivato con Moretti dalle Fs. Si era parlato di una consulenza per assistere Iarlori nella relazioni industriali. Braccialarghe intanto è stato nominato presidente della Fondazione Ansaldo. Iarlori avrà un raggio d’azione più ampio del predecessore, anche l’informatica (Ict), che avrebbe ottenuto su sua richiesta, settore finora affidato a Matteo Attrovio.

I dubbi sulla divisione velivoli

C’è aria di ricambio anche al vertice della divisione velivoli (“Alenia Nord”), guidata da Filippo Bagnato. Profumo sembrava orientato a promuovere il numero due, Stefano Bortoli, ma la decisione non sarebbe ancora stata presa e quindi non sarebbe di oggi. Potrebbero essere valutati anche altri candidati.

Formosa e Luglini

Queste nomine vanno a sommarsi a quelle già decise da Profumo nei mesi scorsi, il diplomatico Carlo Formosa per le Relazioni internazionali e Raffaella Luglini, già capo dell’investor relation e sostenibilità, e ora anche di Relazioni esterne, comunicazione, rapporti istituzionali Italia. Nel sito della società, l’elenco con le attribuzioni di Luglini è il più lungo fra i 12 dirigenti delle strutture centrali.

 L’irritazione di De Gennaro

Sulle nomine in questi giorni e nelle ore precedenti il cda di oggi sono trapelate voci di un’irritazione del presidente di Leonardo, Giovanni De Gennaro (nella foto in apertura), che presiede il consiglio di amministrazione ed è stato capo della polizia e dei servizi segreti. Da quanto trapela De Gennaro accusa Profumo di un’invasione di campo, di aver dato attribuzioni con ordini di servizio a Formosa e a Luglini senza tener conto che stava entrando su aree apaprtenenti alle deleghe del presidente. Una fonte attendibile ha riferito a Poteri Deboli queste parole di De Gennaro: “Ora andiamo in consiglio e sollevo il problema di un amministratore delegato che se ne sbatte di me e delel deleghe che loro mi hanno dato e dico che o si dimette lui o io”. Parole che non hanno alcuna conferma ufficiale, ma che data l’autorevolezza della fonte riferiamo. De Gennaro si sarebbe quindi placato, ma si è legato al dito la questione.

Dalla Cassa. Simonetta Iarlori (a destra), nuovo direttore risorse umane di Leonardo

Le deleghe attribuite dal cda

Secondo il comunicato del cda delle nomine dell’attuale vertice, tenutosi la sera del 16 maggio scorso, e diffuso l’indomani, queste sono le deleghe di De Gennaro e Profumo: “Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, riunitosi ieri a seguito dell’Assemblea degli Azionisti, ha confermato al Presidente Giovanni De Gennaro, al quale spetta la rappresentanza legale della Società ai sensi di legge e di Statuto, le attribuzioni relative alle aree dei Rapporti Istituzionali, della Sicurezza, dell’Internal Audit di Gruppo e gli ha assegnato la sovrintendenza all’attuazione delle regole di governo societario con riguardo all’integrità dei comportamenti aziendali e al contrasto alla corruzione.

Nella medesima riunione il Consiglio ha attribuito ad Alessandro Profumo la carica di Amministratore Delegato, conferendogli tutte le relative attribuzioni per la gestione unitaria della Società e del Gruppo”.

Insomma, con l’avvio delle prime scelte più importanti sulle persone, affiorano tensioni che potrebbero lasciare il segno nei prossimi mesi.

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