Iata: superata pandemia, per le compagnie 9,8 miliardi $ di utili

di Gianni Dragoni (Il Sole 24 Ore) da Istanbul

Le compagnie aeree hanno superato la crisi della pandemia, il traffico passeggeri ha superato il 90% del livello del 2019, la redditività si rafforza quest’anno. Questi i messaggi lanciati da Willie Walsh, direttore generale dell’associazione mondiale delle aviolinee (nella foto in apertura), all’assemblea annuale a Istanbul.

Quest’anno la Iata prevede che a livello globale le compagnie di tutto il mondo realizzeranno 9,8 miliardi di dollari di utili netti aggregati. Il doppio di quanto previsto lo scorso dicembre (4,7 miliardi). “Le compagnie sono sulla strada di un futuro redditizio, sicuro, efficiente e sostenibile. Nonostante le incertezze economiche, le persone stanno volando per riconnettersi, esplorare e fare affari. E’ aumentato il coefficiente di occupazione degli aerei, l’occupazione alberghiera sta aumentando, le economie locali stanno risvegliando e l’industria aerea si è spostata verso la redditività”, ha detto il dg della Iata.

Profitto di 2,25 dollari per passeggero

Il ritorno alla redditività non è giudicato soddisfacente da Walsh. “I margini sono, tuttavia, wafer sottili. Con un fatturato di 803 miliardi di dollari, le compagnie aeree si spartiranno quest’anno un profitto netto di 9,8 miliardi. In altre parole, le compagnie aeree guadagneranno, in media, 2,25 dollari per passeggero. Quindi, il valore ottenuto dalle compagnie aeree per il viaggio aereo medio non sarà in grado di comprare nemmeno un biglietto della metropolitana a New York. Ovviamente questo livello di redditività non è sostenibile. Ma considerando che abbiamo perso 76 dollari per passeggero nel 2020, la velocità di recupero è impressionante”. Nel 2019 a livello globale le compagnie avevano realizzato 26,4 miliardi di dollari di utili netti, secondo i dati pubblicati dalla Iata, con 838 miliardi di ricavi. Nei due anni successivi le compagnie hanno accumulato perdite nette per 183,4 miliardi di dollari.

Il traffico globale è al 90,5% dei livelli pre-Covid, del 2019. Il coefficiente di occupazione dei posti (load factor) è dell’81,3%, “solo 1,8 punti percentuali in meno sotto il livello pre-pandemia”.

Slot e Schiphol

Walsh ha sottolineato alcune criticità che ostacolano la crescita delle compagnie, “i problemi sorgono anche quando le norme globali non vengono implementate come previsto”. Ha citato due esempi, gli slot e i tagli di capacità a Schiphol. “Ci sono due esempi: Il primo sono gli slot. I regolatori dovrebbero anche insistere su dichiarazioni oneste di capacità da parte di tutti gli attori, compresi aeroporti, fornitori di servizi di navigazione e controlli di frontiera. Le dichiarazioni di capacità inesatte hanno provocato il caos in alcuni hub lo scorso anno. Una ripetizione non è consentita.. Laddove esistano carenze di personale note e restrizioni dello spazio aereo, esse devono essere pianificate nelle capacità contro le quali le compagnie aeree stanno programmando, non assorbite da ritardi o cancellazioni durante il giorno.”

“Il secondo esempio _ ha detto Walsh _ è Schiphol. Il governo olandese ha imposto un taglio della capacità del 12% in un duro sforzo per gestire il rumore. Abbiamo vinto una sfida in tribunale perché il governo non ha rispettato i suoi impegni decennali nell’ambito dell’approccio equilibrato dell’Icao sulla gestione del rumore”. Il governo olandese ha fatto appello e la battaglia legale continua.

Emirates. L’a.d. Tim Clark

L’impegno a ridurre l’inquinamento

Una preoccupazione delle compagnie è l’impegno, assunto formalmente dall’Icao, a raggiungere emissioni nette di anidride carbonica pari a zero entro il 2050. Il “focus” maggiore è sul carburante per l’aviazione sostenibile (Saf), ha detto Walsh, “sarà il più grande contributore al successo dello zero netto”.

Carburante verde insufficiente

Però c’è un problema di produzione insufficiente e di prezzo, molto più alto del carburante tradizionale, questo si tradurrà in un aumento del prezzo dei biglietti. “La produzione di Saf di oggi è inferiore allo 0,1% di ciò di cui abbiamo bisogno per lo zero netto. Ma la tendenza è positiva. Nel 2022 la produzione di Saf è triplicata a 300 milioni di litri. E mentre i critici del nostro settore respingono questa cifra come irrilevante, è importante ricordare che le compagnie hanno usato ogni singola goccia, con un costo di quasi 350 milioni di dollari. Con le giuste politiche di sostegno, raggiungere i 30 miliardi di litri entro il 2030 è una sfida ma realizzabile. Questo sarebbe circa il 6% della capacità di produzione annuale di 450 miliardi di litri di cui abbiamo bisogno nel 2050″.

Lufthansa. L’a.d. Carsten Spohr

Lufthansa galvanizzata

Tra i capi delle compagnie mondiali presenti all’assemblea spicca Carsten Spohr, a.d. del gruppo Lufthansa, galvanizzato dall’accordo con il governo italiano per l’acquisizione del 41% di Ita Airways. “Siamo protetti dai rischi. E’ un’operazione molto positiva per noi, ci sono grandissime sinergie e siamo convinti di far andare la compagnia in utile nel 2025”, ha detto il manager tedesco. Interpellato sui possibili rischi di contenzioso legale con i dipendenti di Alitalia che sono ancora in cigs (in totoale 3.700), Spohr ha detto che “nell’accordo c’è un tetto ai rischi legali, siamo protetti”. Scott Kirby, a.d. di Unitred, partner di Lufthansa nella joint venture per i voli transatlantici, sull’operazione Lufthansa-Ita ha detto che “l’accordo è buono, l’Italia ha un grande mercato domestico”.

Per Ita c’è Turicchi

All’assemblea Iata c’è anche il presidente di Ita, Antonino Turicchi. Ita non partecipa alla festa dei profitti. La piccola compagnia nata da Alitalia continua ad avere conti in rosso, mentre le grandi compagnie europee, dopo i due anni di crisi per il Covid, sono già tornate in attivo nel 2022. La prossima assemblea Iata si svolgerà dal 2 al 4 giugno 2024 a Dubai, in casa di Emirates.